Atina, 8 dicembre. Come tradizione vuole, è l’alba dell’Immacolata, l’orologio batte 6 rintocchi e subito lo scampanio festante delle campane raggiunge ogni casa. E’ ora!!! C’è Lei che ci aspetta, la nostra Madre che ci sostiene, ci consola, ci fa sperare; non solo, con Lei aspettiamo il nostro Vescovo Gerardo che viene ad incontrarci per la prima volta: c’è attesa nell’attesa…
Tutti presenti, questa volta non è solo la “messa degli uomini”, questa volta è la celebrazione, è la festa di tutta la comunità: uomini e donne, giovani, anziani, bambini, davvero tutti.
C’è la consapevolezza, nella comunità dalle salde radici cristiane, che nel Pastore c’è quel Dio che visita il suo popolo.
Al canto sommesso delle litanie il Vescovo Gerardo fa il suo ingresso e la nostra lode, il nostro ringraziamento, diventano la sua preghiera. C’è trepidazione e curiosità, ma dal suo sorriso traspare subito quella gioia dell’essere cristiani che dà di quella speranza che non delude. Gioia e speranza che nell’omelia ha voluto poi condividere: “Rallegrati, il Signore è con te. Oggi più che mai il mondo non riesce a percepire la presenza del Signore, ma Lui, il Dio della tua fede, dei tuoi dolori, delle tue incertezze e, come paradosso, il Dio del tuo peccato è con te, è qui per schiuderlo e far fiorire il perdono. Rallegrati!!!”.
Di questa certezza dobbiamo vivere e con questa responsabilità dobbiamo saper affrontare il nostro cammino di vita cristiana.
L’abbraccio con il parroco, don Mimmo, è stato l’icona di questo messaggio, non un abbraccio di circostanza, “ecclesiastico”; l’abbraccio di un Pastore “amico” consapevole e convinto che insieme si fanno grandi cose.