I nostri sogni nel sogno di Dio

Venerdì 16 gennaio il primo appuntamento con la Scuola di preghiera per i giovani. In tanti si sono riuniti nelle accogliente chiesa di San Carlo, a Isola del Liri, per raccogliersi in preghiera davanti a Gesù Eucaristia, insieme al vescovo Gerardo Antonazzo, meditando sul tema della serata: Chiamati a mettere i nostri sogni nel sogno di Dio. Incontro con Giuseppe di Nazareth. Nel suo saluto introduttivo, don Giandomenico Valente, responsabile della Pastorale giovanile, ha posto una domanda su cui riflettere: «Qual è il sogno della nostra vita? I nostri sogni rispecchiano il grande sogno di Dio verso di noi? La felicità sta nel trovare nella propria vita il sogno di Dio, aiutati questa sera da Giuseppe». Sogno che poi ciascuno dei partecipanti ha potuto scrivere su un cartoncino e deporlo ai piedi dell’altare. Poi la lettura di due brani: il primo tratto da La carezza di Dio. Lettera a Giuseppe di don Tonino Bello, ed il brano con cui Matteo racconta dell’apparizione in sogno dell’angelo, che esorta Giuseppe ad essere parte del progetto di Dio (Mt 1,18-25; 2,19-23). La riflessione sul tema è stata affidata, in questo primo incontro, a don Juan Granados, viceparroco della parrocchia di San Giovanni Battista a Sant’Angelo in Theodice. Don Juan, riferendosi al tema dell’incontro, ha innanzitutto ricordato le parole di don Tonino Bello, che sottolinea come non si debbano “confondere i sogni con i bisogni”. Poi si è soffermato sulla figura di Giuseppe, un modello di vita, una guida. Un angelo si presenta a lui nel sogno, è il sogno di Dio che irrompe nella sua vita. Dio si presenta nel momento della crisi e ci parla. Il risveglio di Giuseppe è prendere consapevolezza di seguire Dio con radicalità. Anche quando non siamo capaci di comprenderlo, dobbiamo avere il coraggio di abbracciare il suo progetto. Come Giuseppe, che fa del progetto di Dio un bisogno. Infine, nel suo saluto, il consueto pensiero della buonanotte del vescovo, che ha augurato ai giovani presenti che i loro sogni siano «impreziositi dall’incontro con il sogno di Dio, accogliendo l’angelo che ci aiuti a mettere insieme questi sogni diversi ma complementari: gli uni hanno bisogno dell’altro».

Carla Cristini

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