Giornata Mondiale del Malato in diocesi (8 febbraio 2015 – Pontecorvo)

Ogni anno, in concomitanza con la ricorrenza della prima apparizione della Madonna di Lourdes, il giorno 11 febbraio viene celebrata la giornata Mondiale del Malato presso S. Pietro. Questa ricorrenza vede in prima linea l’UNITALSI, che nasce proprio come accompagnamento dei Malati alla Madonna di Lourdes.

Quest’anno, dato che la ricorrenza cadeva di giorno feriale, per favorire la partecipazione di tutti e dare ancora una volta il segno dell’unità diocesana, è stata “anticipata” questa festa a domenica 8 febbraio con una solenne celebrazione presso la Cattedrale di Pontecorvo, presieduta dal vescovo, insieme al parroco don Luigi Casatelli e ad altri sacerdoti e diaconi.

Tutta la famiglia dell’UNITALSI, con i malati, i volontari e i presidenti è accorsa a Pontecorvo da tutte le parti della diocesi. Sull’altare, a completare la cornice c’erano anche l’ex assistente UNITALSI don Pasqualino Porretta e il neo assistente unitario don Eric Di Camillo.

Una Messa intensa, sentita e vissuta insieme alla confraternita e alla Misericordia, presenti entrambe con le proprie divise, culminata nell’omelia del Vescovo, che concludeva ricordando a tutti come Cristo si è fatto Uomo in tutto e per tutto come Noi, sperimentando il dolore e la sofferenza per poter esserci sempre vicino e farci sapere che può comprenderci e che in nome suo, noi possiamo tutto.

Al termine della celebrazione, si è svolta poi una breve fiaccolata dedicata alla Madonna, per le vie di Pontecorvo, in ricordo di uno dei momenti di preghiera più suggestivi che si svolgono a Lourdes: la processione dei flambeaux.

Rientrati in chiesa, molti si sono accostati alla statua della Madonna per un ultimo saluto, alcuni già pregustando il momento in cui l’avrebbero incontrata di nuovo a Lourdes per il pellegrinaggio dell’UNITALSI (dal 26 aprile al 2 maggio), altri ancora più carichi perché avrebbero partecipato alla giornata a S. Pietro dell’11 febbraio con papa Francesco; tutti però rinnovati dalla certezza di aver offerto a Gesù, le speranze e le preghiere di quelli rimasti a casa e rafforzati dalla certezza che il Signore, tramite Maria, guarda tutti noi con immenso amore e misericordia, senza lasciarci mai soli nelle nostre sofferenze e fragilità.

Piercarlo Gugliotta

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