Con una meditazione sulla Passione di Gesù, secondo il Vangelo di Marco, si è svolto, presso la Sala degli Abati, nella curia vescovile di Cassino, l’incontro pasquale degli insegnanti di religione cattolica, della diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo. È consuetudine o meglio era consuetudine, per gli insegnanti della diocesi di Sora, tenere, con il coordinamento del Direttore don Mario Zeverini, un incontro di spiritualità nella mattinata del Venerdì Santo, per meditare, attraverso dei brani biblici ed evangelici scelti, sulla Passione di Gesù. Da quest’anno, vista l’unificazione delle due diocesi di Sora e Cassino, questa consuetudine è stata estesa anche ai colleghi dell’ex diocesi cassinese. A prendere il testimone per la conduzione della meditazione è stato, quest’anno, il nuovo Direttore dell’Ufficio Scuola diocesano don Nello Crescenzi. Attraverso una lettura ragionata dei capitoli 14-15 del Vangelo di Marco il Direttore ha offerto un’approfondita meditazione agli insegnanti convenuti, attualizzando i contenuti del brano evangelico per la vita quotidiana degli insegnanti di religione e dei cattolici in generale. Tre sono stati i punti nodali del suo discorso, confluiti su altrettanti personaggi presenti nelle ultime ore di Gesù prima della crocifissione: la donna peccatrice, un giovane (presumibilmente l’evangelista Marco), testimone delle violenze che Cristo stava subendo, costretto a fuggire per il tentativo di arresto da parte delle guardie romane, e Simone di Cirene. E sulle azioni compiute da questi personaggi don Nello ha delineato tutta la sua meditazione, attualizzando i gesti e i comportamenti che un fedele, sacerdote o fedele che sia, è chiamato a tenere per essere un buon cristiano. Il primo dei gesti da lui analizzati è quello compiuto dalla donna peccatrice che, uscendo dai consolidati schemi del mondo giudaico, cosparge la testa di Gesù con l’olio profumato, dopo aver rotto il prezioso vaso di alabastro che, secondo alcuni del seguito di Gesù, poteva essere venduto per ricavarne del danaro. In questo caso, cosiccome le stesse parole di Gesù rivelano, il gesto compiuto dalla donna verso il Messia, è un’azione buona, annunciatrice dell’imminente passione e morte in croce. Il secondo personaggio a fare da riferimento nel testo è il giovane che era nel seguito di Gesù. Anche in questo caso il discorso di don Crescenzi è stato rivolto al modo di essere cristiani nella vita ed alle aspettative e novità di essere che il mondo dei giovani può riservare nel modo di essere cristiani praticanti; il terzo ed ultimo personaggio è stato, a conclusione del discorso, Simone di Cirene che, nella descrizione del Vangelo di Marco, viene indicato come il padre di Alessandro e Rufo. Questo particolare mette in evidenza la necessità e la realtà della prossimità con l’altro ma deve rifuggire da forme di personalismo filosofico che portano alla totale affermazione del prossimo sul prossimo, dando origine ad una misurazione e valutazione degli altri uomini secondo la propria scala di giudizio, basata su se stessi e non sul Vangelo. Terminata la meditazione gli insegnanti, dopo un conclusivo momento di preghiera, si sono scambiati gli auguri di Pasqua, dandosi appuntamento al prossimo incontro formativo sullo studio della Sindone, che si terrà a Sora, nella chiesa di San Francesco, il prossimo 14 aprile, alla presenza della Prof.ssa Emanuela Marinelli, nota sindonologa.
Giovanni Mancini