Si è svolta nella Sala degli Abati presso la Curia diocesana giovedì 21 maggio la attesa conferenza sul tema “Scienza e Fede nella vita di tutti i giorni” dello scienziato Antonino Zichichi, presidente di The World Federation of Scientists, Professore Emerito di Fisica Superiore all’Università di Bologna, Senior Physicist al CERN di Ginevra (1962), della Fondazione Galileo Galilei (1983), del Comitato Internazionale Scienza per la Pace (1985), cittadino Onorario di Cassino dal 2010. E anche scrittore e divulgatore di quella scienza che è stata ed è la sua vita e la sua passione. Davanti ad un pubblico numeroso e attento, il prof. Fabio Miele, principale organizzatore dell’evento, insieme a Don Nello Crescenzi, per il Progetto Culturale diocesano, ha presentato l’illustre ospite e introdotto i lavori, ricordando che il titolo dell’evento è Fiat Lux… e la luce fu, dato che si colloca nell’anno internazionale della luce indetto dall’Unesco, e che si articola in due giorni, spostandosi il giorno seguente a Castrocielo per un incontro su temi scientifici con gli studenti degli Istituti Superiori e per il conferimento da parte del Comune, della Cittadinanza onoraria a Zichichi.
Il moderatore ha subito dato la parola al Vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo Mons. Gerardo Antonazzo, il quale ha riaffermato il concetto caro a S. Giovanni Paolo II secondo cui ragione e fede sono indissolubili, non potendo l’una fare a meno dell’altra. Si è poi scusato di non potersi trattenere per tutto il tempo del convegno, dovendo raggiungere Roccasecca per le Cresime. E’ stata poi la volta del vicesindaco e assessore Mario Costa che ha portato il saluto del Sindaco e, a nome della città, ha ringraziato Zichichi per la sua presenza a Cassino, di cui è cittadino onorario, e gli ha fatto omaggio della Medaglia commemorativa del 70° della distruzione della Città e dell’Abbazia e di un libro che illustra i beni artistici e archeologici di Cassino. Dom Luigi Maria Di Bussolo osb, Presidente della Fondazione S. Benedetto, ha ricordato quanto i monaci hanno sempre tenuto in considerazione la scienza e quanto questa, dono di Dio, insieme alla fede, anch’essa dono di Dio, possono aiutare l’uomo a vivere meglio la quotidianità.
E’ toccato alla prof.ssa M. Concetta Tamburrini, Dirigente Scolastico dell’Istituto Pareggiato San Benedetto, illustrare il progetto scientifico promosso dal prof. Zichichi per i ragazzi, a cui la sua scuola ha aderito e che consiste nel realizzare, collocare e utilizzare uno speciale telescopio rivelatore di raggi cosmici che giorno dopo giorno dovranno essere registrati dagli studenti. Il progetto ha come protagonisti docenti e studenti insieme agli scienziati e con il supporto del MIUR, vi aderiscono 153 scuole e sul nostro territorio, oltre all’Istituto S. Benedetto, c’è un istituto di Isola del Liri. Un progetto che provoca i giovani, li stimola a lavorare insieme e insegna loro a proiettarsi verso qualcosa di più grande, ad andare sempre oltre. Perciò ha ringraziato con calore il prof. Zichichi per l’idea e per la passione che vi mette e che trasmette.
Quando ha iniziato il suo intervento il prof. Zichichi, l’uditorio si è fatto ancor più attento. Egli ha esordito dicendo che noi dobbiamo essere orgogliosi della nostra cultura perché la scienza è nata qui, è cosa nostra. Che cos’è la scienza? ha chiesto, aggiungendo che la più formidabile definizione l’ha data S. Giovanni Paolo II, che l’ha portata al livello della fede, affermando che non vi è alcuna contraddizione tra scienza e fede. Molti personaggi della cultura, che parlano di scienza ma non hanno inventato né scoperto nulla, sostengono – ha continuato Zichcichi – che siamo figli del caos. Ma se così fosse, non dovrebbero esistere le leggi fondamentali del mondo né la logica che lo regge. Tutte le scoperte scientifiche sono avvenute in maniera totalmente inaspettata, a cominciare da Galilei. La cultura del nostro tempo non è moderna, ha affermato con forza, è prearistotelica. Ha motivato le sue affermazioni portando innumerevoli esempi, aneddoti e personaggi della ricerca scientifica nel corso dei secoli, fino ad arrivare a dichiarare che la scienza, impegnata a capire come funzionano le leggi dell’universo, prende origine da un atto di umiltà intellettuale. Non è vero che basta essere intelligenti per capire come è fatto il mondo e decifrare la legge di Colui che l’ha fatto. Bisogna riconoscere la superiorità della Sua mente e porre domande, una alla volta, in modo rigoroso, sapendo che le risposte sono valide se portano a esperimenti riproducibili.
Altrettanto interessanti e coinvolgenti i momenti vissuti a Castrocielo il giorno seguente, sia per il conferimento al grande scienziato siciliano della Cittadinanza onoraria di Castrocielo, sia per quanto riguarda l’incontro-dibattito con gli studenti delle Scuole superiori, che hanno avuto modo di porgli domande e chiedere chiarimenti interloquendo con lui come fosse il loro insegnante.
La contagiosa passione scientifica che lo anima, la competenza del grande ricercatore, la comunicativa del divulgatore scientifico, la convinzione profonda e ragionata della giustezza della visione cristiana e infine ma di primaria importanza, la fiducia nei giovani e nel futuro verso cui mostra un’apertura incredibile, fanno di ogni incontro con Antonino Zichichi un incontro memorabile che arricchisce l’animo e la mente.
Adriana Letta