Nonostante la pioggia incessante non abbia permesso, martedì sera, lo svolgersi della processione con la statua di Santa Restituta, patrona della città di Sora e della Diocesi, i fedeli non hanno fatto mancare la loro partecipazione alle celebrazioni della giornata di ieri. Particolarmente gremita alle 11 alla solenne concelebrazione, presieduta dal nostro vescovo Gerardo Antonazzo, alla presenza delle autorità cittadine. Mons. Antonazzo ha richiamato l’attenzione sul martirio, sopportato dalla giovane Restituta con grande coraggio, per non rinnegare la propria fede, e dal cui sangue è sorta la cristianità profonda che contraddistingue la nostra città. «La forma di martirio più difficile a cui oggi siamo chiamati è la coerenza tra fede vissuta e fede professata… in questa società che in nome di moderne conquiste sociali sfocia sempre più verso il male e la perversione allontanandosi da Dio». Al termine della celebrazione come da tradizione ad ogni presente è stata donata una rosa rossa, simbolo della martire sorana.
– Carla Cristini