Nel famoso romanzo “L’idiota” lo scrittore russo Dostoevskij ha sentenziato che soltanto la bellezza potrà salvare il mondo. Così sull’eco lontana di quelle parole, sabato pomeriggio, presso il Centro Pastorale San Luca a Sora, si è svolta la suggestiva presentazione del libro “Sguardi diversi”, prima pubblicazione del giovane autore reatino Stefano Ciancarelli.
La bellezza e le emozioni sono state le autentiche protagoniste della manifestazione, organizzata dall’Associazione “Proviamoci un po’”, presieduta dalla dott.ssa Anna Rita Fantacci.
La bellezza ce l’ha regalata la pregevole fusione delle arti che si sono materializzate sul palco del centro pastorale sorano: la poesia scandita dalla voce narrante di Giulia D’Ovidio si è perfettamente miscelata con le musiche proposte dai maestri Donato Cedrone al violoncello e Piercarlo Gugliotta al pianoforte, mentre armonici movimenti del corpo hanno suscitato profonde emozioni, grazie all’esibizione del duo di danza contemporanea “Sophirja”.
La presentazione del libro è stata impreziosita dall’intervento iniziale di Mons. Gerardo Antonazzo, Vescovo di Sora-Cassino-Aquino e Pontecorvo, il quale ha voluto porre l’accento su una questione teologica ed etimologica al tempo stesso. Gli sguardi diversi, infatti, passano attraverso una serie di verbi della lingua italiana, che, in maniera analogica, si ricollegano ai rispettivi verbi in greco antico. Lo sforzo che l’uomo contemporaneo deve compiere consiste nel passaggio faticoso, ma indispensabile, dal semplice vedere i fenomeni, anche in modo superficiale e distratto, alla contemplazione autentica dell’essenza degli esseri viventi e delle cose. Si tratta, ha concluso Mons. Antonazzo, di trasformare il nostro io in un noi che sappia comprendere la bellezza di uno sguardo diverso, perché “ogni uomo nel proprio cammino è un frammento di vita che racchiude una storia, ed ogni storia racconta…”.
Successivamente l’autore del libro Stefano Ciancarelli ha evidenziato come il suo testo vuole essere un cammino nel grande libro della Vita, quella di ogni essere umano, con la sua profonda dignità, che la percorre ogni giorno. Il libro, innovativo nella sua mescolanza di generi, è un percorso ricco di sentimento ed emozione, articolato tra narrazione, aforismi, immagini e poesie, che offre a chi lo legge spunti di riflessione per riuscire a vivere in maniera diversa, con “Sguardi diversi”, le realtà, spesse volte grigie, che ci circondano.
Il Sindaco della città di Sora, dott. Ernesto Tersigni, ha ringraziato l’Associazione “Proviamoci un po’” per il grande impegno civile e sociale dimostrato nella realizzazione del Parco Giochi Inclusivo. Il Sindaco, inoltre, ha invitato tutti i presenti a partecipare, entro la fine del prossimo mese di luglio, alla cerimonia di inaugurazione del parco stesso, che l’amministrazione tutta si impegna ad edificare all’interno del Parco Santa Chiara a Sora.
In chiusura la dott.ssa Fantacci ha ringraziato tutti i presenti, gli artisti che hanno allietato la manifestazione, il Vescovo per le sue illuminate riflessioni, il Sindaco per l’impegno concreto preso e la sensibilità dimostrata, Stefano Ciancarelli, il quale ha devoluto all’associazione i proventi scaturiti dalla vendita del libro.
La dott.ssa Fantacci, inoltre, ha ringraziato l’Azione Cattolica diocesana nella persona del Presidente Antonio Accettola, che ha collaborato fattivamente nell’allestimento della presentazione, e il Liceo Artistico di Sora, che ha donato all’associazione alcune pregevoli tele con suggestive immagini della città.
Negli ultimi anni, infatti, anche la scuola italiana, e quella locale in maniera particolare, si sta impegnando nell’osservazione dei propri alunni attraverso “sguardi diversi”. La scuola non è più un diplomificio fine a se stesso, ma presta attenzione ai bisogni educativi speciali nella consapevolezza che, oltre a valorizzare le eccellenze, essa ha il compito di evitare la dispersione scolastica, mettendo in pratica strategie educative individualizzate, che sappiano incentivare le motivazioni personali all’apprendimento, superando quegli ostacoli di natura sociale che troppo spesso impediscono la formazione dei giovani.
Soltanto unendo le forze e lavorando in sinergia si potranno compiere passi concreti verso l’inclusione e toccare con mano la meraviglia, che, come sostiene Ciancarelli, “è l’attesa per uno sguardo migliore, per uno sguardo diverso che rinnova ancor ora, la meraviglia di poterti chiamare amore…”.
– Carlo Giovannone
– Foto di Rosalba Rosati