Il porporato, in visita al Santuario della Guardia è stato accolto dal Vescovo diocesano Mons. Gerardo Antonazzo
Oltre quattromila fedeli hanno partecipato alla solenne celebrazione Eucaristica presieduta da sua Eminenza il Cardinale Angelo Bagnasco, tenutasi al Santuario della Madonna della Guardia a conclusione del Giubileo Straordinario. Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ė stato accolto dal vescovo diocesano sua Eccellenza monsignor Gerardo Antonazzo e dai parroci don Antonio e don Aurelio Ricci. Anche il prefetto di Frosinone, Emilia Zarrilli, il sindaco di San Giovanni Incarico, Antonio Salvati e il vice presidente della provincia di Frosinone, Andrea Amata hanno salutato l’alto prelato a nome di tutto il territorio.
Un appuntamento questo preceduto dalla Benedizione Papale impartita dal vescovo Antonazzo, domenica sei settembre, durante la concelebrazione Eucaristica sulla spianata del santuario della Guardia.
Quello di ieri, giovedì 10 settembre, ė stato un evento memorabile per la comunità sangiovannese, la Diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo e per l’intera provincia di Frosinone. La massiccia presenza di fedeli, di autorità religiose, civili e militari ha trasformato il Santuario mariano della Guardia e il contesto circostante in un luogo davvero suggestivo grazie al dono concesso da Papa Francesco: il Giubileo Straordinario, per celebrare il millenario della fondazione del Santuario e il centenario dell’incoronazione della Madonna della Guardia da parte del Capitolo Vaticano. Un momento di speciale aggregazione che evidenzia la devozione mariana del popolo sangiovannese e di quello dei paesi limitrofi che custodiscono, con amore esemplare, l’antica statua della Madonna della Guardia e il Santuario che ha il privilegio di essere gemellato con quello della Guardia di Cerànesi a Genova, dove Bagnasco, arcivescovo metropolita, esercita il suo ministero di Pastore.
Il tutto ė iniziato alle ore 18, nei pressi del sagrato del Santuario, con l’accoglienza da parte del vescovo Antonazzo, dei parroci don Antonio e don Aurelio Ricci e delle autorità civili. Un breve momento nel quale il formalismo di rito ha ceduto il passo al calore e alla cordialità di gesti e parole semplici rappresentando, di fatto, l’abbraccio di un territorio, attraverso una poderosa partecipazione di fedeli, al cardinal Bagnasco, pastore e pellegrino al santuario della Madonna della Guardia.
Non sono mancati, ovviamente, gesti di affetto nei confronti del porporato da parte di giovani e meno giovani accorsi in massa su questo luogo di contemplazione, dove da un millennio ė venerata la Vergine della Guardia. Dopo questo primo appuntamento con le istituzioni è iniziata la solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal cardinale Bagnasco. Egli con profondità ed evangelica semplicità ha ricordato, durate l’omelia, che la corona più bella e desiderata che possiamo offrire alla Madre celeste è il dono della conversione con lo sguardo orientato al Suo figlio per essere missionari nel mondo. Sua Eminenza ha poi sottolineato il legame profondo tra il popolo sangiovannese è quello ligure uniti nella comune devozione alla Madonna della Guardia, ricordando che “…Dove c’è il Signore Gesù, c’è anche la Madre sua, la Santa Vergine che qui veneriamo da un millennio come la nostra celeste Guardia. Anche a Genova, la mia Amata Diocesi, la venera e la onora, e vi ringrazio perché ogni anno una bella rappresentanza della vostra comunità partecipa alla gioia del nostro santuario. Vorrei che tutti volgessimo i nostri occhi a Lei: Lei che ci guarda e noi la guardiamo. E in questo incroci di sguardi ci sentiamo letti, compresi, abbracciati…”. Queste e altre significative parole son state pronunciate da Bagnasco che, al termine della celebrazione Eucaristica, è stato salutato fraternamente dal Vescovo Gerardo che lo ha ringraziato per la sua gentile disponibilità. Anche i parroci don Antonio e don Aurelio Ricci hanno salutato calorosamente l’illustre porporato a cui è stata donata una preziosa medaglia con l’effigie della Vergine della Guardia e con il suo stemma episcopale riprodotto. Il tutto si è concluso con una canzone “La Nostra Terra”, tratta da una poesia di San Giovanni Paolo secondo, di Nick Luciani, storico membro della band “I cugini di campagna”, che ha commosso tutti i presenti. Esibizione, questa introdotta dalla nota presentatrice Paola Delli Colli. La celebrazione Eucaristica è stata animata dalla Corale Parrocchiale diretta dalla maestra Clara Lombardi e dal professor Marco Farina. Anche la “Pia Congregazione Vergine SS. Della Guardia” guidata dal priore Lello Di Santo è stata ringraziata dal porporato con tutte le autorità presenti per la bella accoglienza che è stata coordinata dal vice sindaco Paolo Fallone e da Franco Renzi. L’evento oltre ad essere trasmesso dalla Tv parrocchiale diretta da Michele Antonelli è stato mandato in diretta streaming sul sito della Pastorale Digitale a cura di Francesco Marra. Una esperienza, questa, che rimarrà memorabile grazie, anche, all’impegno e allo studio messo in campo dal dottor Marco Sbardella, cultore di storia locale. Il dottor Sbardella è, infatti, l’autore di una importante ricerca storico-documentale condotta negli archivi vaticani e presso l’Abbazia di Montecassino, attraverso la quale è stato possibile risalire alle origini della fondazione del Santuario della Madonna della Guardia e verificare le notizie sulla incoronazione della statua da parte del Capitolo Vaticano. Una ricerca, questa, che ha permesso ai parroci don Antonio e don Aurelio e, al vescovo Antonazzo in ultima istanza, di inoltrare specifiche richieste alla Penitenzieria Apostolica per la concessione di un tempo giubilare e al Capitolo lateranense, in merito alla aggregazione del Santuario alla Basilica di San Giovanni Laterano. Il tempo giubilare concesso da Papa Francesco si concluderà sabato 12 settembre con una celebrazione Eucaristica sul Santuario della Guardia.
I fedeli hanno vissuto il dono di questo periodo santo con trepidante emozione e a Maria, celeste Patrona, hanno espresso devozione intensa e gratitudine sincera. Il Giubileo mariano sangiovannese, lungi dall’essere stato un’occasione di ridondante auto-celebrazione o di sterile commemorazione, ha rappresentato una occasione preziosa di verifica, capace di stimolare ad azzerare le incoerenze e le pesantezze della vita quotidiana e a rinnovare con scelte coraggiose il volto della comunità ecclesiale.
Un periodo di grazia che rimarrà per sempre nel cuore e nella memoria, non solo dei sangiovannesi, e negli annali della storia della Diocesi.
– Gaetano Battaglini