Il giorno 29 settembre, festa degli Arcangeli Michele, Raffaele, Gabriele, presso la parrocchia di S.Michele Arcangelo in Arpino è stata celebrata una santa Messa per la Polizia di Stato. La celebrazione è stata presieduta da S.E. Mons.Gerardo Antonazzo.
Erano presenti oltre alla Polizia di Stato i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine.
Il vescovo, dopo un saluto iniziale rivolto al Questore dott. Santarelli, ha spiegato perché San Michele Arcangelo sia stato scelto come patrono della Polizia di Stato.
Tale decisione fu presa da Papa Pio XII il 29 settembre 1949 a seguito di una richiesta pervenuta da parte dell’ordinario militare Mons. Carlo Alberto Ferrero al cardinale Clemente Micara il 24 gennaio 1949.
San Michele è invocato come patrono della giustizia poiché rende giustizia alla verità del mistero dell’unico vero Dio che si è rivelato in Gesù Cristo.
Durante l’omelia è stato ribadito più volte quanto il male invada l’uomo, poiché la vita morale, la nostra coscienza umana e cristiana, diventa molto spesso un campo di battaglia dove il maligno ci assedia con il lancio delle bombe molotov incendiarie, della lussuria, della cupidigia,dell’invidia e di ogni genere di pensieri e sentimenti distruttivi.
Dopo la benedizione finale ha preso la parola il Questore dott. Filippo Santarelli, ringraziando quanti hanno partecipato alla cerimonia e ricordando, in particolare, coloro che non sono più tra noi, ma che hanno messo la loro vita a servizio della giustizia del nostro Paese.
Erano presenti oltre alla Polizia di Stato i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine.
Il vescovo, dopo un saluto iniziale rivolto al Questore dott. Santarelli, ha spiegato perché San Michele Arcangelo sia stato scelto come patrono della Polizia di Stato.
Tale decisione fu presa da Papa Pio XII il 29 settembre 1949 a seguito di una richiesta pervenuta da parte dell’ordinario militare Mons. Carlo Alberto Ferrero al cardinale Clemente Micara il 24 gennaio 1949.
San Michele è invocato come patrono della giustizia poiché rende giustizia alla verità del mistero dell’unico vero Dio che si è rivelato in Gesù Cristo.
Durante l’omelia è stato ribadito più volte quanto il male invada l’uomo, poiché la vita morale, la nostra coscienza umana e cristiana, diventa molto spesso un campo di battaglia dove il maligno ci assedia con il lancio delle bombe molotov incendiarie, della lussuria, della cupidigia,dell’invidia e di ogni genere di pensieri e sentimenti distruttivi.
Dopo la benedizione finale ha preso la parola il Questore dott. Filippo Santarelli, ringraziando quanti hanno partecipato alla cerimonia e ricordando, in particolare, coloro che non sono più tra noi, ma che hanno messo la loro vita a servizio della giustizia del nostro Paese.
– Simona Giovannone
– Foto di Gianna Reale