“Credo Maria” è molto più di una professione di fede alla Madonna, si tratta di un’interessante e organica riflessione di carattere teologico composta e pubblicata nel maggio 2013 da don Alberto Mariani. Un testo di grande valenza introspettiva che si colloca al di là delle tradizionali forme di preghiera dedicate alla Vergine Maria e alla Sua figura.
Scritto in una prosa dal tono quasi lirico, quella del poemetto narrativo, una forma letteraria consueta nei testi di don Alberto, infatti, è una formula scrittoria già adottata nei volumi di commento al Vangelo “Dio appuntamento quotidiano”, e in altri scritti come “Maria eccomi, appuntamento a Lourdes”, “Abbà Padre” e “Padre, glorifica il tuo nome”. L’umile fanciulla di Nazaret viene descritta nella Sua dimensione umana, principalmente attraverso la sua identità (la Credente, la Tuttasanta, la Tuttapura, la Tuttabella, la Donna, la Corredentrice, l’Assunta, la Regina Serva) e le qualità dell’umiltà e della generosità di Madre Santa, e in quella divina attraverso l’esemplificazione della sua missione (la Figlia, la Sposa, la Madre, la Discepola e Serva del Signore) e come Mistero della fede che conduce alla comunione con Dio.
Il Mariani anticipa e spiega quanto viene detto, molti mesi dopo, nella prima enciclica di Papa Francesco, Lumen Fidei, che si conclude con una preghiera alla Madonna, modello di fede: “la Parola di Dio si è rivolta a Maria, ed ella l’ha accolta con tutto il suo essere, nel suo cuore, perché in lei prendesse carne e nascesse come luce per gli uomini. […] Nella sua vita, Maria ha compiuto il pellegrinaggio della fede, alla sequela di suo Fi¬glio. Così, in Maria, il cammino di fede dell’Anti¬co Testamento è assunto nella sequela di Gesù e si lascia trasformare da Lui, entrando nello sguardo proprio del Figlio di Dio incarnato. […] Gesù può portare al mondo un nuovo inizio e una nuova luce, la pienezza dell’amore fedele di Dio che si consegna agli uomini […] la vera maternità di Maria ha assicu¬rato per il Figlio di Dio una vera storia umana, una vera carne nella quale morirà sulla croce e risorge¬rà dai morti. Maria lo accompagnerà fino alla croce (cfr Gv 19,25), da dove la sua maternità si estenderà ad ogni discepolo del suo Figlio (cfr Gv 19,26-27)”.
Quello del Mariani è un racconto teologico e poetico al tempo stesso sull’incontro di Maria con l’Assoluto che già nel Credo – dice don Alberto – con “quella pennellata – “nacque da Maria” – la incastona nel vortice di amore, che offre al mondo il massimo dei Doni. Cosa sarebbe stato il mondo senza il suo “Sì” d’amore che ha trascinato l’eternità nel tempo e ha reso eterno il tempo della storia?”.
Don Alberto introduce la figura della Madonna con rapidi tratti che ne definiscono senza incertezze l’identità riuscendo con maestria a sottolineare la duplice natura, umana e divina, della sua esistenza attraverso “un credo – dice don Mariani – che in Lei passa prontamente dalla mente al cuore da dove scaturiscono le parole delle quali il celeste messaggero può bearsi e correre a portare innanzi a Dio come risposta a Lui assai gradita, della quale l’umanità intera potrà godere per l’eternità. […] Colei che ha creduto all’infinito e ha fatte Sue le promesse antiche penetrando, ad occhi chiusi, i misteri dell’Amore. [ …] Madre per divina volontà dalla quale lei mai si tira indietro, sempre pronta a svolgere il suo ruolo fino sotto la croce dove il Figlio la rende madre dell’intera umanità”.
La lettura di “Credo Maria” ci svela il senso della fede, della speranza, della sofferenza, dell’Amore e fornisce risposte efficaci e consolatorie che legano indissolubilmente il destino del singolo alla condizione, spesso altrettanto infelice, dell’umanità.