Sono giunti al 9° numero i “Quaderni del Santuario di Canneto”, che con cadenza annuale intendono offrire temi di riflessione mariana, prendendo spunto dalle ricorrenze in atto, con un duplice scopo: 1) far crescere di qualità la comunicazione del messaggio spirituale per l’edificazione di un sempre più maturo Popolo di Dio; 2) valorizzare la memoria storica, che costituisce la carta d’identità per la Chiesa di Sora-Aquino-Pontecorvo, divenendo “accidente proprio” di quel messaggio.
Quest’ultimo numero parte con un saggio del prof. Angelo Molle dedicato alla memoria di mons. Vincenzo Tavernese, che con lui, il prof. Filippo Carcione e mons. Dionigi Antonelli, sotto l’impulso di don Antonio Molle, formò il Comitato fondatore dei “Quaderni”. Il volume cede, poi, subito il passo alla celebrazione del corrente Anno della Fede proclamato, a cinquant’anni dall’inizio del Vaticano II, da Benedetto XVI, campione di un magistero vivo e vitale, la cui chiarezza rimane la stella polare in un’età contemporanea, dove disorientamento intellettuale ed emergenza educativa creano ormai allarme diffuso in tutti gli uomini di buona volontà. In tal senso si dispongono gli articoli successivi di mons. Antonio Lecce, che ci dona una lettura attenta degli sviluppi mariologici dalla comparsa del nuovo “Catechismo della Chiesa Cattolica” vent’anni or sono fino ai nostri giorni, e della prof. Sara Anna Ianniello, che ci dà un originale saggio di mariologia, rileggendo l’insegnamento della “Lumen Gentium” con le lenti del grande dottore cistercense, S. Bernardo di Chiaravalle.
Ai suddetti studi il Consiglio Redazionale affianca due lavori, che concentrano l’osservatorio sull’asse locale, suggerendo come magistero incarnato la stessa biografia di pastori vissuti nel nostro territorio durante il loro pellegrinaggio terreno. Il ricordo si lega nella circostanza a due modelli eloquenti, che, pur distanti mezzo secolo dai rispettivi trapassi, pur diversi nello stile e nei ruoli ricoperti, assicurano una scuola ininterrotta al Popolo di Dio. Si tratta di mons. Edoardo Facchini, assunto dal clero sorano alla guida della Chiesa alatrense nei decenni cruciali traversati da fascismo, seconda guerra mondiale e ricostruzione, morto improvvisamente a Roma pochi giorni dopo l’inaugurazione conciliare, e di don Libero Carcione, economo del Seminario negli anni di mons. Carlo Minchiatti, l’amato vescovo, la cui immagine, lasciandoci, ha voluto portare sul cuore, certo della sua benigna intercessione: al primo si dedica la ricerca del prof. Claudio Pietrobono, pubblicando fonti inedite, attraverso cui emerge la passione mariana di un vescovo, che interpreta l’entusiasmo epocale lievitato intorno al cammino verso la proclamazione del dogma assunzionista; al secondo, costante ausilio del Santuario, scomparso di recente, si rivolge invece il contributo della prof. Rossana Avruscio, sua assidua consigliera nelle iniziative artistiche da lui intraprese durante il governo parrocchiale a Piedimonte S. Germano Inferiore, iniziative che, attraverso opere come il mosaico “Ecce Panis Vitae”, garantiscono ai posteri un’eredità d’eccellenza.
Tra i due articoli appena citati si colloca l’intervento della prof. Daniela De Rosa, che, prendendo spunto dal VI Centenario della dedicazione della chiesa di S. Maria del Fiore, ci fornisce, a giovamento di orizzonti ecclesiali genuini solo se affrancati da patologie campaniliste, un’ampia e solida lezione storica sulla pietà mariana sviluppatasi a Firenze dal paleocristiano al tardo-medioevo.
Chiude il numero la documentazione, ove il Rettore raccoglie il materiale offerto il 26 luglio 2012, presso la Cripta del Santuario, nella tradizionale Giornata di Studio, giunta fin qui alla nona edizione: 1) la conferenza di mons. Franco Duonnolo sulla catechesi mariologica deducibile dallo splendido ciclo pittorico di S. Angelo in Formis; 2) la presentazione dell’VIII numero dei “Quaderni” ad opera di mons. Giandomenico Valente; 3) la commemorazione di mons. Battista Colafrancesco, parroco di Aquino dal 1947 al 1994, effettuata nel decennale della scomparsa da mons. Mario Milanese, suo successore.