Ancora Migranti? è la domanda che tanti si faranno come prima reazione alla notizia del prossimo Convegno diocesano sull’immigrazione che si terrà a Sora, presso il centro pastorale “San Luca” il 19 gennaio,alle ore 16,00, dal titolo: “Migranti e rifugiati. Verso un mondo migliore. 100ª giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato”.
C’è da dire che in questo caso non si tratta di una delle solite iniziative a seguito dell’onda emotiva legata ai recenti fatti che ci hanno coinvolto da Lampedusa, Siria e dintorni: nella nostra, come nelle diocesi di tutta l’Italia è attivo da anni e anni un servizio specifico che si occupa di migranti e rifugiati, la “Migrantes”, che vuole essere un punto di riferimento per la sensibilizzazione e la ricerca di integrazione delle persone che arrivano a vario titolo in italia, per fuggire dalle guerra, dalla fame, alla ricerca di un futuro possibile.
Ok, va bene, ma ci domandiamo: che possiamo dire noi, comuni cittadini, alle prese con il caro vita e con la cinghia da tirare fino a fine mese, con il lavoro che si assottiglia e le famiglie sempre più fragili?
Intanto ci sarà utile una considerazione: siamo proprio sicuri che pensare solo a noi stessi sia la carta vincente per uscire dalla crisi? Non sarà che aprire gli occhi e il cuore sulle difficoltà e sulle risorse degli altri ci può aiutare a migliorare noi stessi, fino a suscitare nuova creatività alla nostra stanca routine quotidiana?
Se la giornata per il migrante è alla centesima edizione mondiale, sarà forse il caso di mettersi per esempio davanti alla nostra storia di famiglia e domandarci: quanti dei nostri antenati, nonni, bisnonni, sono partiti dall’Italia in cerca di un futuro migliore? o anche può essere bene ricordare che la mobilità umana è un fenomeno che appartiene alla nostra condizione di persone capaci di futuro, capaci di ricerca, capaci di risposta alle domande della vita (qualcuno ricorda per caso che il nostro capostipite Abramo è un immigrato? e che la stessa sacra Famiglia con il neonato Gesù migra verso l’Egitto?…)
Siamo tutti invitati a partecipare, per ascoltare le riflessioni di Oliviero Forte, responsabile di Caritas Italiana per il settore Immigrazione, con il seguito di testimonianze sull’integrazione e il dibattito sul tema. Saranno presenti il nostro Vescovo Gerardo e il sindaco Tersigni, a dire l’interesse della città e della Chiesa a un tema di rilevanza speciale. Perchè anche noi siamo stati forestieri…