Il Vescovo Gerardo incontra i fidanzati

L’incontro del 17 maggio presso il Centro San Luca di Sora fra il Vescovo Gerardo ed i fidanzati degli itinerari di fede 2014…… fra cronaca e riflessioni.

Si sperava in una serata speciale di festa, in un sabato sera diverso dal solito e certamente da ricordare, ma, alla fine, si è andati aldilà di ogni più rosea previsione e tutto il pessimismo ed  i timori della vigilia sono stati ampiamente fugati. Quando, con umiltà, ci si mette nelle mani del Signore e ci si lascia trasportare e guidare dal soffio potente dello Spirito, non si rimane mai delusi e la “riuscita” di ogni evento è sicura. Solo quando siamo noi ad indossare con superbia i panni degli onnipotenti di turno, sicuri che tutto dipende esclusivamente dal nostro operato, non solo si va incontro a fallimenti, ma si finisce, senza rendersene conto, col fare il gioco di quel furbacchione di “nemico” che astutamente sollecita i nostri desideri di grandezza e di successo.

Sono state tante le coppie di fidanzati presenti insieme agli operatori che li  accompagnano e li guidano negli itinerari di fede in preparazione al sacramento del matrimonio. Pur provenendo da zone diverse della diocesi e non essendoci mai, o quasi, incontrati, sembrava che ci conoscessimo tutti da tempo, tanto è stato il clima di intimità e di fraterna spontaneità che si è creato sin dal primo momento.

Dopo un frugale “buffet di benvenuto”, che ha contribuito ulteriormente a scaldare ed unire gli animi, Don Emanuele Secondi ha salutato con affetto tutti i presenti ed ha ringraziato sia il Vescovo, che aveva fortemente caldeggiato l’incontro, sia quanti si erano adoperati nell’organizzazione dello stesso. Ha annunziato che la manifestazione sarà certamente ripetuta negli anni futuri magari realizzandola per “par condicio”, a rotazione, nelle sei diverse zone della diocesi.

Alcune coppie di fidanzati si sono offerte di portare la loro testimonianza su come hanno vissuto e cosa hanno ricevuto nei vari incontri che gli itinerari di fede propongono. L’emozione che ha caratterizzato il raccontarsi è stata una prova lampante di quanto corrispondesse a verità  ciò che spontaneamente, e senza alcuna pregressa preparazione, hanno voluto comunicarci. Si è chiaramente evidenziata la fondamentale importanza degli itinerari stessi e di quanto siano necessari per coloro che con coraggio si apprestano ad affrontare la difficile ma esaltante sfida del “per sempre”. Certo una bella soddisfazione per i tanti operatori che li accompagnano e si impegnano nel servizio nella più assoluta gratuità, ma anche uno sprone a far sempre di più e meglio per contribuire alla formazione di coppie  e famiglie  che abbiano il coraggio e la forza di andare contro corrente.

Il clou della serata l’hanno fornito quattro coppie di fidanzati dell’itinerario di fede della parrocchia di Santa Maria Assunta di Sora. Quasi da attori consumati, sono stati bravissimi nel recitare scenette, peraltro da loro stessi ideate, riguardanti il quotidiano che la vita offre alla vigilia del matrimonio, nei primi e negli anni seguenti dello stesso. Fra il “serio ed il faceto” hanno saputo mostrare come, vista da vicino, con un adeguata lente di ingrandimento, nessuna coppia può definirsi normale, ma si può essere fedeli comunque al o ai progetti condivisi anche nella difficoltà di conciliare le diversità di carattere, le naturali differenze fra il maschile ed il femminile, abitudini e passioni apparentemente agli antipodi, insomma come si può andare d’accordo anche senza essere d’accordo. Su quali armi contare in questo delicato compito di “compromessi” (inteso nel senso buono e positivo del termine) è scaturito dai profondi spunti di riflessione che, fra una scena e l’altra e come collante fra le scene stesse per assicurarne la necessaria continuità, ci è stato suggerito dalla prof. Diana Carnevale e dalla dott. Silvana Di Vona, guide per i fidanzati nell’itinerario di fede  e prezioso aiuto per “gli attori” nella preparazione dello spettacolo teatrale.

La conclusione della rappresentazione è stata una toccante testimonianza che le “due registe” ci hanno voluto regalare, “senza veli”, del loro vissuto coniugale, di come hanno realizzato e continuano a realizzare la gioia del “si per sempre”.

Il Vescovo Gerardo nel suo breve, semplice, ma come al solito illuminante, intervento ha sottolineato l’importanza di itinerari di fede ben strutturati nei contenuti e nei metodi perché consentono il confronto su tematiche importanti che difficilmente trovano lo spazio necessario per essere affrontate con la dovuta profondità, offrono l’occasione per riflettere su argomenti troppo spesso conosciuti solo superficialmente ed in maniera distorta, aprono la strada ad una conversione verso stili di vita decisamente più umani. Il sacramento del matrimonio vissuto nella sua interezza certo non può togliere alla coppia e alla famiglia le difficoltà, le crisi o le sofferenze, ma permette di affrontarle alla luce del conforto e della speranza che solo un incontro vero e continuo con il Cristo coniugale possono dare. Certo non è sufficiente preparare i giovani negli itinerari prematrimoniali, occorre accompagnarli dopo le nozze, far sentire  sempre la presenza ed il sostegno di una Chiesa che si prende cura di loro con amore. Su questo, sul “dopo”, c’è da lavorare molto con continuità, determinazione e fervore : si sente il bisogno di operatori pastorali che siano si testimoni audaci e determinati, ma anche adeguatamente preparati al non certo facile compito.

Dopo la benedizione e sulle note di “ A te” di Jovanotti, una vera e propria poesia d’amore in musica, la serata ha avuto termine. Per molti, nonostante l’ora tarda, è sembrato assurdo che tutto fosse già finito: non c’era voglia di andar via, si stava troppo bene, una vera magica atmosfera…. peccato per quelli che hanno sciupato l’occasione per poter dire “c’eravamo anche noi”.                                      

L’ Equipe diocesana della pastorale familiare

Categorie: Diocesi