Scuola di Evangelizzazione: grande e sentita la partecipazione al secondo appuntamento in programma

Qual è il senso del “Kerygma”, di quell’annuncio che è il cuore pulsante dell’attività di predicazione dei primi discepoli? È stato questo l’interessante nucleo tematico del secondo incontro della Scuola di Evangelizzazione per i missionari che scenderanno in campo, nella Diocesi di Sora Aquino Pontecorvo, in occasione della prossima Missione Pastorale. Martedì 2 settembre, nella Chiesa di San Carlo ad Isola del Liri, gli oltre 500 iscritti alle attività formative hanno seguito con interesse gli interventi del Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo e del Prof. Andrea Numini, esperto in Sacre Scritture, presentati in maniera puntuale da Don Giuseppe Basile.

Se la prima lezione è stata un’introduzione metodologica, la seconda ha affrontato il contenuto della fede, invitando a riflettere sull’importanza di “conoscere” chi annunciamo. “E’ fondamentale conoscere meglio l’evento di Gesù perché conoscerlo significa entrare il relazione con Lui. Gesù è una figura storica della quale è impossibile negare l’esistenza – ha spiegato il Prof. Numini – Di lui ci parlano numerose fonti che ci provengono da storici ebraici e romani, pensiamo a Plinio il Giovane, Tacito, Svetonio, ed anche un testo sacro dell’ebraismo, come il Talmud, fa riferimento a Cristo. Questo evento storico è diventato racconto che, insieme alla tradizione di culto degli apostoli, è stato testimoniato, in primis, dalle lettere di Paolo che sono precedenti al Vangelo”. E proprio nella lettera di San Paolo ai Corinzi il missionario può trovare il senso del “kerygma” contenuto nelle parole stesse di San Paolo: “Noi, invece, annunciamo Cristo Crocifisso: scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani”.

Il concetto di conoscenza è tornato più volte nel corso della lezione: come è importante conoscere Cristo così dobbiamo avere chiara la figura di coloro ai quali rivolgiamo la nostra opera evangelizzatrice. Lo stile ed i canali della comunicazione vanno tarati, adeguati al proprio interlocutore sia esso un bambino, un adulto o un anziano. Per far questo è indispensabile  valorizzare i propri talenti. “Ognuno può far passare il messaggio di Cristo attraverso i propri carismi. Chi sa giocare, cantare o, perché no, scherzare può fare risvegliare una fede assopita in quanti si sono allontanati dalla Chiesa. Sta a chi ci amministra, ai nostri sacerdoti, sapere destinare i nostri talenti nelle varie direzioni e metterli a frutto nella missione” ha detto il Prof. Numini. Ne è emersa una figura particolarissima: quella di un missionario consapevole che non pone sotto terra le sue capacità ma le affida al proprio “banchiere”, che è il parroco, per farle fruttare nel migliore dei modi.

Al termine dell’intervento del Prof. Numini la parola è andata al Vescovo Mons. Antonazzo che ha espresso piena soddisfazione per la partecipazione sentita e vibrante alla Scuola di evangelizzazione, segno di una Chiesa che ama vivere la propria fede insieme, in unità.

Il Vescovo Gerardo ha, poi, voluto presentare, in modo conciso ma efficace, le linee guida della Lettera Pastorale per l’anno 2014/2015: “Ho pensato la Lettera pastorale come una traccia; essa offre un cammino attraversato da un clima spirituale che riporta alla meditazione ed alla preghiera. Non si tratta di un testo chiuso, essa fornisce di spunti di riflessione per organizzare incontri e discutere sugli argomenti proposti”.

La Lettera rivolge grande attenzione al mondo giovanile che, nel prossimo anno pastorale, sarà destinatario di un testo specifico, indirizzato ai ragazzi. Ad comunicarlo è stato proprio il Vescovo, sottolineando che l’annuncio sta nel valorizzare e portare agli altri la bellezza della vita, soprattutto ai giovani che troppo spesso vivono nel culto della morte e nel tunnel della disperazione. E proprio i ragazzi, visti quali destinatari dell’annuncio, saranno il tema del terzo ed atteso incontro della Scuola di Evangelizzazione, in programma per lunedì 8 settembre.

– Ilaria Paolisso

 

 

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