Scuola di Evangelizzazione: Intervento di Claudia

I DESTINATARI DELL’ANNUNCIO

Sappiamo tutti che il compito educativo è affidato in primo luogo alla famiglia, ai genitori, che devono vivere tutto questo in un quotidiano scambio reciproco fatto di gesti e di parole, di silenzi e di momenti di confusione…. Ma questa sfida a diventare uomini e donne di domani, passa anche e, a volte anche troppo spesso, per le “mani” di una fitta rete di agenzie educative. Una, tra le più preferite e gettonate è sicuramente quella dei nonni, ai quali vengono affidati i bambini e i ragazzi demandando anche ai nonni stessi di decidere per il loro bene, di dire loro i SI e i No che in realtà spettano ai genitori; perché si presuppone che un nonno possa sostituire la figura genitoriale….sbagliando!

Si lascia questo compito primario, questo dovere, questo diritto di educare i bambini e i ragazzi alla scuola….sono segretaria nell’Istituto Santa Giovanna Antida di Sora e anche non insegnando il contatto con i genitori è totale! Perché la famiglia è davvero la PRIMA e più assoluta istituzione che assicura al bambino/ragazzo un porto sicuro e naturalmente il metro di paragone per quello che lo aspetta nella “vita vera”, il metro di giudizio con il quale affronterà la vita stessa. E quindi, cosa vedono i ragazzi al di fuori di mamma e papà?

Vedono quello che hanno insegnato loro a vedere, sentono e dicono quello che sentono e dicono i loro genitori, imparano e ripetono i comportamenti visti e a volte stereotipati che hanno visto in famiglia.

Troppe volte sentiamo dire che alle spalle di questi ragazzi la famiglia non c’è….non è esatto: la famiglia c’è, quello che cambia è il COME C’E’!

Ognuno di noi, a qualsiasi età, ha bisogno di ricevere attenzioni da parte degli altri….ma come viene data loro da parte dei genitori? Con i sempre abusati si o con i pochi e “cattivi” no? Vengono detti più no o più si? Ci sono più divieti o più autorizzazioni, concessioni, compromessi? Quali no e quali si aiutano a crescere?

Se i ragazzi con i quali ci troviamo a contatto, pensano che avere la maglia firmata, le scarpe hoogan, l’ultimo modello di cellulare, di tablet, di i-pad, sia la sola cosa necessaria, questo non è un comportamento innato, primario, indispensabile….ma uno acquisito…

Se è giusto la domenica mattina rimanere a dormire, andare al mare, in piscina, a giocare al parco o più probabilmente alla play station e da soli, non è prescrizione medica….ma prassi familiare.

Quando vedono che per ogni loro “marachella”, mamma e papà vengono a giustificarli, a difenderli a spada tratta davanti a tutti e a tutto….loro pensano che è solo questo il modo per “essere qualcuno” nel mondo….

È questo quello che vedono tutti i giorni davanti ai loro occhi! Perché tutto è dovuto nella nostra società, niente meritato…..tutto deve essere comprato, niente guadagnato o regalato a chi ha meno di te……

E quando ti stupisci di un bambino che ti dice “grazie”, capisci, speri che la famiglia è davvero il focolare, l’anima della società dove vengono formate le coscienze del domani, ma soprattutto dell’oggi; perché ogni giorno è il giorno buono per far capire, per rimproverare, per aiutare, per accudire, per crescere.

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