Per il restauro della chiesa della Madonna delle Grazie
Il grande cuore di Sora in terra canadese
Raccolti 155mila dollari nella serata di gala a Vaughan con 530 presenze
È stata veramente un’occasione con i sapori, i colori, l’entusiasmo e la struggente nostalgia, tutte sensazioni “made in Sora”.Ecco perché è stato grandissimo il successo della serata di gala organizzata dal comitato appositamente costituito in Canada per la raccolta dei fondi necessari per la ristrutturazione della chiesa della Madonna delle Grazie a Sora. Un “boom” i partecipanti: ben 530. I dialetti del nostro territorio si sono incrociati, e così i ricordi, le emozioni, gli ospiti, il clima, l’atmosfera di “casa”.Tutto ha contribuito a creare un alone di grande familiarità e di condivisione. La serata del 17 settembre si é svolta presso il “Riviera Parque” a Woodbridge, con l’ alternarsi di interventi e di intrattenimenti musicali. Ma speciale, molto speciale è stato il clima che si respirava. Il primo a prendere la parola, è stato Samuel Ciccolini che ha porto il benvenuto, illustrando quello che é stato fatto, e sottolineando la grande risposta dei tanti concittadini di oltreoceano. Sono poi intervenuti, ciascuno per ringraziare e sottolineare la grande importanza di questo evento: mons. Bruno Antonellis, Giuseppe Pastorelli, console generale dell’Italia a Toronto, Ernesto Tersigni, sindaco di Sora, Mario Ferri, già consigliere regionale e Maurizio Bevilacqua, sindaco di Vaughan. Nel corso della “cena” si sono esibiti alcuni gruppi musicali che hanno allietato tutta la “convention”, ovviamente con musica italiana. Il video predisposto da Rocco De Ciantis ha suscitato interesse, curiosità e, come previsto, anche tanta emozione. Per qualcuno non sono neppure mancate le lacrime. Un altro particolare momento di coinvolgimento emotivo si è avuto quando, nel contesto della piacevole serata, il sindaco di Sora, Ernesto Tersigni, ha consegnato una composizione floreale a Pasquina La Rocca che ha raggiunto i 100 anni di età: la “nonna” dei sorani in Canada. Per continuare a raccogliere ancora fondi, fino all’ultimo si è tenuta un’asta di vari oggetti offerti per l’occasione da tanti negozi e aziende canadesi, oltre a quattro “cd” di Gigi D’Alessio portati dall’Italia con la firma autografa del cantante legato alla sorana Anna Tatangelo.Tutti hanno sottolineato che mai prima d’ora era stato organizzato un evento con un tale coinvolgimento e che sia riuscito a cogliere e a raggiungere risultati così importanti.
Con l’intervento di Alberto La Rocca sono stati forniti ampi dettagli su tutta l’operazione del restauro. Su come é stata impostata la raccolta dei fondi, su come si stia procedendo con il lavori e su come sarà rendicontata ufficialmente ogni spesa fino alla conclusione dei lavori. Tutto trasparente, tutto sarà documentato alla luce del sole, proprio come i “sorani-canadesi” giustamente pretendono che sia. Al termine della serata il presidente del comitato canadese, Emilio Mammone, ha comunicato che la somma raggiunta è stata di ben 155.000 dollari canadesi. Una volta detratte le seppur modeste spese vive sostenute, questa somma sarà trasferita, con un bonifico internazionale, sul c/c del Banco Posta appositamente attivato in Italia. Un risultato assolutamente eccezionale. La “rimpatriata” si é conclusa con il dono, da parte del “comitato sorano”, a ciascuno dei componenti di quello canadese, di una stampa numerata di Antonio Notari, eccezionalmente predisposta, per questa occasione unica. Da Sora sono giunti in Canadamons. Bruno Antonellis, insieme ad Alberto La Rocca, Massimo Ascione, Renzo Cancelli, Massimo Montebello, Lucio Tatangelo ed il fotografo Rocco De Ciantis. Insieme a loro anche la rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Ernesto Tersigni, accompagnato dagli assessori Agostino Di Pucchio, Francesco Ganino e Maria Paola D’Orazio. “Possiamo garantire, ci ha informato Albero La Rocca via e.mail, che é stata veramente una serata bellissima, straordinaria, irripetibile. E non vi dico la gioia di Don Bruno! Siamo partiti con l’obiettivo di riuscire ad emozionare gli amici canadesi, con i ricordi dei tempi andati e torneremo, noi, a Sora, letteralmente stupiti e lusingati per una risposta così coinvolgente e di tali proporzioni. A questo punto possiamo addirittura rivedere il progetto del restauro. Credo che non si limiterà solo allo stralcio programmato delle opere più urgenti, ma si potrà estendere anche ad una manutenzione più incisiva e straordinaria, per ridare al santuario una nuova vita”.
Gianni Fabrizio