Scheda sui 3 verbi: ANNUNCIARE, EDUCARE, TRASFIGURARE
di Mons. Domenico Simeone
Il lavoro consiste nell’indicare per ognuno dei Verbi del Convegno di Firenze tre indicazioni pastorali possibili, frutto della sintesi dell’Assemblea di Firenze e del contributo delle otto Zone Pastorali della nostra Diocesi per il Convegno della Chiesa Italiana.
VERBO ANNUNCIARE
Da Evangelii Gaudium, 24: “La comunità evangelizzatrice sperimenta che il Signore ha preso l’iniziativa, l’ha preceduta nell’amore (cfr. 1 Gv 4,10) e per questo essa sa fare il primo passo, sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi”.
Sintesi: Lasciarsi evangelizzare dalla forza del vangelo per diventare evangelizzatori credibili
1) Passare dall’attenzione ai destinatari alla formazione specifica degli annunciatori, a tutti i livelli, pastori e laici.
2) Saper assumere la spiritualità missionaria dell’annuncio.
3) Utilizzare un linguaggio diretto, chiaro e semplice, vicino alla vita delle persone, in tutte le occasioni di annuncio (predicazione, catechesi, centri di ascolto), raccogliendo la sfida delle attuali tecnologie di comunicazione (Pastorale digitale).
VERBO EDUCARE
Da Evangelii Gaudium, 24: “La comunità evangelizzatrice si mette, mediante opere e gesti, nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa fino all’umiliazione, se è necessario, e assume la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo”.
Sintesi: L’educazione deve contenere la spinta missionaria a partire dalla lettura dei segni dei tempi per contribuire ad un nuovo umanesimo centrato in Gesù Cristo
1) Educare per formare l’altro alla maturità umana, affettiva, relazionale e alla corresponsabilità.
2) Favorire alleanze educative tra comunità educante e società civile, tra tutte le agenzie educative del territorio.
3) Attenzione alle famiglie in difficoltà, a quelle con presenza di persone malate, disabili, anziani.
VERBO TRASFIGURARE
Da Evangelii Gaudium 24: “L’evangelizzazione gioiosa si fa bellezza nella Liturgia in mezzo all’esigenza quotidiana di far progredire il bene. La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia, la quale e anche celebrazione dell’attività evangelizzatrice e fonte di un rinnovato impulso a donarsi”
Sintesi: Catechesi, liturgia, carità.
1) Rinnovare la liturgia, prima fonte della vita cristiana e della nostra trasfigurazione in Cristo; né trasandatezza né formalismo, ma capacità di creare relazione vera tra Cristo e noi, noi e gli altri nell’accoglienza e nell’ospitalità.
2) Maggiore spirito missionario nella pastorale dei Sacramenti dell’iniziazione cristiana, della riconciliazione, del matrimonio, dell’accompagnamento nel tempo della malattia e dell’esperienza della morte.
3) Ricuperare i segni veri della religiosità popolare perché possano esprimere pienamente una spiritualità relazionale con Cristo e con i fratelli nei gesti di servizio.
Mi piace chiudere riprendendo le parole di Papa Francesco: “La Chiesa “in uscita” è la comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano” (EV, 24). Sembra quasi di sentireriecheggiare tutti i verbi oggetto di questa scheda. Certo il percorso delineato dai verbi del Convegno della Chiesa Italiana a Firenze non è un impegno facile, ma certamente non impossibile,richiede, però, quella che Papa Francesco definisce “una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno”(EV, 25).