Iniziato l’Anno Santo della Misericordia per le Zone Pastorali del Sud della Diocesi
Il grande giorno è arrivato. Oggi, 13 dicembre, terza domenica di Avvento, domenica del “Gaudete”, una solenne Celebrazione ha dato inizio a Cassino all’Anno Santo straordinario della Misericordia con l’apertura della terza Porta Santa diocesana, la Porta della Chiesa Madre, dopo quella della Cattedrale di Sora e della Basilica Santuario di Canneto. Riunite per l’occasione le quattro Zone Pastorali del Sud della Diocesi (quelle del nord avevano partecipato a Sora): Cassino, Cervaro, Aquino, Pontecorvo. A presiedere il rito il card. Dominique Mamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, assistito dal Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo e da un gran numero di Sacerdoti, oltre che diaconi, seminaristi e ministranti.
E’ stato il card. Mamberti a dare inizio alle ore 17,00 alla celebrazione col segno della croce, davanti alla chiesa di Santa Scolastica del Monastero benedettino femminile, dove si è svolto il primo momento di preghiera e di preparazione, con la lettura di un brano evangelico di Luca (Vi sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte) e della prima parte del testo della Bolla di indizione del Giubileo straordinario Misericordiae Vultus (1-3), prima di dare il via alla processione verso la chiesa giubilare.
Certamente il momento più atteso ed emozionante, ricco di gesti e valori altamente simbolici, è stato l’apertura della Porta, davanti alla quale la processione si è fermata. All’acclamazione del celebrante “Aprite la porta della giustizia, entreremo a rendere grazie al Signore” poggiandovi le mani, la porta ha ceduto e si è aperta, nell’emozione generale. Il Cardinale, tenendo alto il libro dei Vangeli, offerto alla venerazione dei fedeli, durante il canto dell’antifona “Io sono la porta, dice il Signore, chi passa per me sarà salvo”, ha continuato poi a procedere verso l’altare. E dietro di lui e dietro i concelebranti, una folla numerosissima di fedeli ha potuto varcare quella soglia, unico varco aperto per accedere in chiesa, destinata a segnare per ciascuno il percorso nuovo di una profonda esperienza di grazia e di riconciliazione, mentre quel Libro sacro portato alto ricordava a tutti che quello è il Vangelo della Misericordia e che Dio è Misericordia.
Per l’occasione, in chiesa è stata esposta con onore la venerata statua della Madonna Assunta, tanto amata dai cassinati, presente in ogni occasione importante, come una Madre che sta sempre con i suoi figli, in ogni circostanza, lieta o triste. Presente il Sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, a rappresentare l’intera città ospitante, presenti anche altri sindaci del territorio, ma senza fascia tricolore perché in occasione del Giubileo siamo tutti pellegrini, senza privilegi di sorta, i posti speciali sono per tutti, a cominciare dagli “ultimi”. E difatti a destra del presbiterio una zona era riservata all’Unitalsi, volontari e assistiti, uniti come una bella famiglia, a sinistra era posizionata la Corale parrocchiale, diretta dal M° Lucidi, che ha animato mirabilmente la liturgia. Ma c’era un’altra presenza speciale: sei detenuti della Casa Circondariale S. Domenico di Cassino, accompagnati dalla Direttrice dott.ssa Irma Civitareale, da agenti ed educatori. Proprio loro, ha detto alla fine il Vescovo Gerardo nel saluto di ringraziamento, avevano fatto un anteprima del Giubileo quando erano andati a Canneto a lavorare per risistemare la Basilica dopo i lavori edili che vi erano stati fatti, e dopo aver riportato e riposizionato in bell’ordine i banchi, avevano avuto l’onore di ricollocare il simulacro della Vergine Maria portandolo in processione e lo avevano fatto con devozione e tenerezza in una commovente cerimonia, come un inizio di Giubileo.
La Celebrazione Eucaristica (in diretta streaming grazie alla webtv diocesana), si è dipanata in tutta la sua bellezza liturgica e con una grande, intima e profonda partecipazione di tutti i presenti, dalla aspersione con l’acqua benedetta per far memoria del Battesimo, alla liturgia della Parola, all’omelia densa e significativa del Cardinale, alla preghiera dei fedeli e alle offerte portate all’altare, fino ai riti di comunione, in cui tanti erano i Sacerdoti e i diaconi impegnati nella distribuzione, tale era la folla che riempiva le navate.
Un giornata memorabile, che tutti sentivano come storica, e che ha segnato un inizio importante per la Chiesa, per il mondo e l’umanità tutta, per la Diocesi ma anche e soprattutto per ciascuno di noi. E’ iniziato il tempo della grazia della Misericordia. Il tempo di essere “Misericordiosi come il Padre”.
Adriana Letta
Foto di Mario Fraioli, Francesca Pontone e Adriana Letta