Un clima sereno e parole di conciliazione durante la prima convocazione ufficiale da parte del vescovo Gerardo Antonazzo. Ieri mattina nella cattedrale di Sora, erano riuniti in assemblea un centinaio di sacerdoti -sui 135 totali- giunti da ogni angolo della nuova diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.
<Accogliamo i sacerdoti della diocesi abbaziale che ora sono un tutt’uno con noi>, sono state le parole di benvenuto pronunciate con naturalezza dal vescovo che, sin dai primi istanti, ha stemperato ogni eventuale tensione.
Monsignor Antonazzo ha voluto salutare individualmente i presenti, uno ad uno, spendendo una parola per ciascuno. Un atteggiamento che ha avuto l’effetto di rompere il ghiaccio tra due “comunità” ora appartenenti ad un unico presbiterio. Ha usato l’immagine dei due polmoni per invitare i sacerdoti di Cassino e di Sora a sentirsi come parte vitale di un unico corpo. Ha donato ad ognuno la sua lettera pastorale affinché potessero consegnarla agli operatori pastorali insieme al testo di una preghiera alla Madonna da recitarsi in occasioni particolari. <Abbatte le barriere con una semplicità disarmante. Ci siamo sentiti immediatamente inseriti nel contesto, parte di un corpo>. Hanno riferito alcuni sacerdoti cassinati al rientro. Nessuna grossa novità sul fronte degli uffici diocesani e degli incarichi: ognuno continuerà a fare il proprio lavoro. L’unica conferma ufficiale è arrivata per don Fortunato che resterà vicario generale, insieme al vicario generale di Sora, monsignor Antonio Lecce.
NUOVO GIORNO