Centro Minori San Luca – La Ludoteca “ La Fortezza dei Sogni”

La Fortezza dei Sogni fonda la sua identità educativo-aggregativa nella valorizzazione della funzione del gioco come strumento per imparare.

La ludoteca, luogo di incontro, di gioco e sano divertimento, si è proposta da sempre l’obiettivo di accrescere le potenzialità ricreative, lo sviluppo fisico e psichico del bambino. Propone uno spazio-gioco in grado di favorire e sviluppare le potenzialità creative ed espressive dei bambini, in armonia con i loro bisogni affettivi e di apprendimento.

I bambini e ragazzi, costantemente seguiti, possono giocare ed agire attraverso percorsi grafico-pittorici o costruendo oggetti con materiali naturali e di recupero nonchè inventare e imparare tanti giochi, incontrare nuovi compagni.

Il discorso pedagogico si allarga affrontando sottoprogetti che si basano sulle sollecitazioni che il quotidiano presenta:

L’accoglienza e l’integrazione di minori diversamente abili, con piani educativi mirati. Tali interventi vengono attuati in collaborazione con le agenzie educative del territorio ( Scuole Primarie, Servizi Sociali, Centro di Igiene Mentale).

L’integrazione viene realizzata anche verso i minori che provengono da altre culture ed etnie.

La rete di servizi agisce in modo fitto e continuativo a favore dei minori e delle famiglie del territorio.

L’estate per i bambini è il tempo delle vacanze, il momento in cui è possibile esprimersi liberamente, lontano dalle scadenze, dagli impegni, dai compiti, dalle lezioni; è il momento più sospirato e desiderato per tutto l’anno, perché ci si può ritrovare con gli amici in spazi e in tempi dilati; tuttavia se lasciato a se stesso, rischia di diventare tempo di noia, noia vuota facilmente trasformabile in monotonia e per alcuni bambini in tempo di solitudine.

Affinché il piacere del bambino di stare con gli amici e di giocare, diventi un momento di crescita personale, un modo per scoprire e approfondire i rapporti umani, e possa essere riconosciuto come un diritto di tutti i bambini, è necessario pensare e progettare spazi e tempi che ne rendano possibile la sussistenza.

Il progetto estivo può essere in tal senso una risorsa, un’occasione sociale, un luogo di incontro e di confronto, uno spazio in cui poter esprimere la propria individualità e trovare risposta alle innumerevoli forme di essere fanciulli.

Il progetto estivo è un servizio che vuole offrire ai fanciulli un’esperienza di forte valore sociale, educativo e formativo, capace di garantire apprendimenti diversi e diversificati attraverso la dimensione del gruppo e del vivere in comunità. E’ quindi la vita di gruppo a costituire l’elemento dominante dell’intervento educativo e la socializzazione ne rappresenta di conseguenza la finalità esplicita. Compito dell’educatore è quindi quello di favorire e regolare le interazioni tra i membri del gruppo, promuovendone la partecipazione e la comunicazione in vista del raggiungimento della coesione del gruppo.

La metodologia che caratterizza l’intervento educativo con il gruppo ha due forti riferimenti pedagogici: l’animazione e la pedagogia attiva.

L’animazione è un approccio che favorisce lo sviluppo e l’espressione sia di risorse personali, che di capacità relazionali, poiché è rivolta ai piccoli gruppi e agisce sulle dinamiche relazionali; propone il corpo come valore, come centro della relazione; cerca di dar voce alle emozioni, nonché crea spazi protetti dove è possibile sperimentare ruoli, forze e competenze. In altre parole l’educatore è animatore che sceglie quali strumenti, quali attività o risorse siano più opportuni per suscitare un ruolo attivo all’interno del gruppo da parte di ogni suo componente.

Per quanto riguarda la pedagogia attiva, vengono acquisiti come propri alcuni punti chiave: apprendere tramite l’esperienza e fare in gruppo.

Tale modo di procedere offre la possibilità di comunicare conoscenze e di rafforzare le proprie, di apprendere dall’altro ascoltando, di rispettare le diversità, di favorire il processo di socializzazione, di far nascere in modo informale e spontaneo le relazioni tra i bambini.

I bambini che frequentano il Centro estivo vengono suddivisi in gruppi prevalentemente omogenei per età.

Il progetto estivo ha evidenziato l’importanza per le nuove generazioni di vivere i saperi e le diverse forme di interazione con l’ambiente, gli altri nel quotidiano.

L’attenzione rivolta ai centri storici, parchi naturali, verso le forme spontanee ma fondamentali per la convivenza civile (ed. stradale, ed. alla salute) sensibilizzano il bambino ad esprimersi in modo corretto e meno superficiale verso il territorio e nello spazio in cui vive.

Obiettivi generali realizzati

L’apertura alle altre culture pone il bambino ad avere una maggiore consapevolezza dell’altro quale individuo da rispettare e valorizzare.

Il progetto si svolge con le seguenti peculiarità:

Educando i bambini e i ragazzi al rispetto ed alla diversità di saperi, si prepara un individuo capace di interagire con la società che si prepara ad affrontare con la crescita.

Dal corso di primo soccorso al corso di spagnolo,…. sempre in maniera ludica e giocosa creano nel bambino abilità utili nella crescita.

Finalità

Il progetto nasce per venire incontro alle esigenze delle famiglie nel periodo delle vacanze scolastiche di vedere impegnati i loro figli, in un periodo dell’anno, quale quello estivo, in cui i bambini incontrano notevoli difficoltà, dovute appunto dall’ interruzione dell’attività scolastica . Il progetto offre accoglienza in ludoteca ai bambini e ragazzi, proponendo loro attività ricreative e didattiche adatte alle diverse fasce d’età, in un contesto stimolante e creativo.

Le attività

Quest’anno invitiamo i bambini in particolar modo a guardarci intorno. In qualsiasi momento della giornata abbiamo addosso o vicino a noi decine, forse centinaia, di formidabili invenzioni: cose che prima non esistevano e che grazie a un’intuizione, un’idea geniale o a volte banale, si sono trasformate in qualcosa che ci consente di sorvolare un intero oceano in otto ore, o che ci serve per ascoltare la musica o che ancora esaurisce la sua funzione nel prendere polvere su una mensola, che a sua volta è un’invenzione (i tasselli, le viti, le staffe, i mattoni del muro su cui è inserita). Ogni giorno usiamo decine di cose senza renderci conto che hanno una storia, che un giorno qualcuno le ha inventate – prima non c’erano, dopo sì – trasformando un’idea in qualcosa di concreto. Per celebrare l’invenzione, l’inventiva e gli inventori.

Il contatto fra bambini di età diverse è educativo e stimolante: il bambino piccolo impara per emulazione, il grande si sente responsabile e protettivo nei confronti del più piccolo. Ci sono quindi momenti della giornata comuni a tutte le fasce d’età. Ovviamente, in alcune attività in cui si è reso necessario si sono divisi i bambini in gruppi di età omogenea, in modo da svolgere le attività nel modo più adatto alle singole fasi di crescita.

Tutte le attività sono state proposte in forma di gioco o di chiacchierata ed hanno dato modo di conoscere cose nuove divertendosi.

Al mattino sono riservate le attività più importanti ed interessanti, perché il mattino è per i bambini il momento di massima attenzione e disponibilità ad imparare.

Il programma è studiato secondo moduli settimanali, che prevedano ciascuno tra l’altro: gioco di movimento (gare, staffette, percorsi…); passeggiate didattiche; laboratori con esperti.

Tra gli obiettivi che il servizio si pone di perseguire nei confronti del bambino in situazione di handicap e svantaggio, emerge con forza la massima integrazione nel gruppo, che significa prevedere esperienze nel gruppo con i compagni, evitando momenti individuali che spesso significano ‘esclusione’.

Il modello educativo e gestionale che si intende adottare prevede un educatore aggiuntivo al gruppo ove è inserito il bambino in situazione di handicap o svantaggio. Questo significa che all’educatore ‘di sostegno’ non viene affidata la delega per la gestione del singolo, ma che essa è corresponsabile a pieno titolo del gruppo di bambini. Pertanto il piano d’intervento e le iniziative a favore della valorizzazione delle diversità viene elaborato e condiviso in team.

Il centro estivo dispone di una struttura caratterizzata da ampi spazi per accogliere i gruppi di bambini e organizzare attività al chiuso e all’aperto.

L’organizzazione del Centro Estivo, si basa su una scansione temporale della giornata che tiene conto di elementi non trascurabili come l’età dei bambini, gli spazi, le risorse, i tempi di permanenza al centro dei bambini.

A completamento delle attività sono previste alcune uscite sul territorio finalizzate a mantenere il contatto con la natura e apprezzare il patrimonio artistico e culturale del circondario.

Il pomeriggio è stato dedicato alle attività meno impegnative sia dal punto di vista fisico che mentale.

Fra queste ci sono letture animate, giochi e canti, attività di disegno con varie tecniche, attività di manipolazione, giochi nel parco San Filippo Neri, elaborazioni creative.

Inoltre si prevedono diverse escursioni facoltative (musei, fattorie, piscina, Zoomarine, Canistro, Fiuggi, Caserta, Capri).

Il lavoro che viene realizzato all’interno del centro estivo con i bambini e tra gli operatori viene coordinato e sostenuto dal coordinamento pedagogico che si offre non solo come strumento di programmazione, attuazione e verifica del lavoro di gruppo e dell’attività formativa degli educatori.

Tempi di attuazione

Il progetto si è rivolto ai bambini e ai ragazzi di età compresa tra i 6 e14 anni. Il campo estivo si è svolto dal 9 giugno 2014 al 29 agosto 2014 dalle 8.30 alle 18.30 ed è stato organizzato in turni di una settimana e dando l’opportunità di frequentare mezza giornata o giornata intera.

Il progetto è stato studiato secondo moduli settimanali, secondo il seguente calendario:

I settimana Proviamo ad inventare
II settimana Inventiamo un capolavoro
III settimana Inventiamoci la pace, la gioia,…la bugia
IV settimana Inventiamoci le belle maniere
V settimana Tutti i bambini miei amici
VI settimana Chi ha inventato l’aereo, la bici, il treno…
VII settimana Usiamo le cose che non si usano più
VIII settimana Balliamo la musica che non si balla più
IX Settimana Le tradizioni dimenticate…
X Settimana La trasformazione delle cose
XI settimana Nel mondo trasformiamo la…

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