In mondo sempre più virtuale e digitalizzato, dove la rete è diventata il luogo privilegiato in cui gli uomini e soprattutto i giovani intessono le proprie relazioni, è opportuno conoscere quelle che sono le opportunità ma anche le minacce derivanti dall’utilizzo di internet. Lo stesso papa Francesco, nel suo messaggio per la Giornata mondiale della Comunicazione del prossimo 1 giugno, ha ricordato come internet sia un dono di Dio se offre incontro e solidarietà, lanciando però allo stesso tempo un monito contro il rischio di isolamento quando «la velocità non permette un’espressione di sé misurata». Riprendendo l’essenza di questo messaggio, l’equipe di Pastorale giovanile diocesana ha organizzato per domenica 9 marzo alle 16, presso il Centro pastorale S. Luca, un seminario sull’utilizzo dei social network e dei nuovi mezzi di comunicazione.
L’incontro, dal titolo Impariamo a comunicare in Rete, porrà l’accento su come la rete digitale possa essere un luogo ricco di umanità, non una rete di fili, ma di persone. Esporrà sull’argomento un’esperta del settore, la dott.ssa Roberta Ramieri Communication & Marketing Manager per mondoesa lazio s.r.l. – Gruppo 24Ore.
Internet ed i social network possono rappresentare degli strumenti attraverso cui testimoniare il Vangelo e raggiungere così chi può sembrare più lontano; prima papa Benedetto, poi papa Francesco hanno dimostrato al mondo, con il loro account Twitter, quanto sia prezioso abitare da cristiani gli spazi digitali. Secondo quanto espresso dal Papa, Internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti. I media, possono aiutarci a divenire più prossimi gli uni agli altri, a crescere, ma possono anche disorientarci, quando il desiderio di connessione porta poi ad isolarci dalle persone del nostro mondo reale, finendo per catapultare chi vive solo virtualmente in una realtà parallela fondata sul nulla, dove non si è più capaci di parlare per esprimere il proprio pensiero. Un altro rischio a cui si va incontro poi è l’esclusione di chi per varie ragioni non ha accesso ai media sociali. I muri che «ci dividono – continua il Papa – possono essere superati solamente se siamo pronti ad ascoltarci e a imparare gli uni dagli altri.
Abbiamo bisogno di comporre le differenze attraverso forme di dialogo che ci permettano di crescere nella comprensione e nel rispetto. La cultura dell’incontro richiede che siamo disposti non soltanto a dare, ma anche a ricevere dagli altri. I media possono aiutarci in questo, particolarmente oggi, quando le reti della comunicazione umana hanno raggiunto sviluppi inauditi». Il seminario come un’occasione preziosa per imparare quanto sia importante un utilizzo consapevole dei nuovi mezzi di comunicazione, non solo per i giovani, che restano comunque i maggiori fruitori della Rete, ma anche i più vulnerabili.
di Carla Cristini