E’ DOMENICA: III Domenica d’Avvento

Maranatha, vieni a liberarci…

Nel cuore dell’Avvento la liturgia ci parla di gioia e la Parola di Dio ci insegna che tale gioia consiste nella presenza del Signore in mezzo a noi, perché è presenza di salvezza e di liberazione.

Siamo invitati a riconoscere che Dio è presente nella nostra vita e che spesso ci ha già visitato con la sua salvezza, pronto a farlo di nuovo.

Nella medesima direzione insistono il profeta Isaia (I lettura) e l’apostolo (II lettura): l’ invito ripetuto alla gioia è motivato da questa vicinanza divina che scaccia il timore, revoca la condanna, disperde il nemico, sconfigge l’angoscia e nella pace custodisce il cuore…

Giovanni Battista: conosce bene la sua missione, il suo ruolo: essere il banditore di Gesù! Non è la luce, ma un testimone della luce. E, come lui, tu chiami ognuno di noi a cercare la tua luce, a desiderarla, ad invocarla, ad annunciarla, a lasciarci illuminare dal suo chiarore, ma senza mai spegnerla o soffocarla: siamo un pallido riflesso della tua gloria. Non è lui il Cristo: la distanza è così grande che non si considera neppure degno di sciogliergli il legaccio dei sandali; a noi tu ricordi che siamo discepoli fragili, pur con il tesoro della parola e della grazia in vasi di creta, senza pretese.

È un vero profeta, Giovanni Battista ed invita noi ad essere testimoni di un Amore che ci sorpassa perché più grande di noi Gioia è la presenza del Signore.

Giovanni dalla prigione, perché profeta scomodo; egli manda i suoi discepoli per chiedere a Gesù se è il vero Messia promesso.

Gesù mostra la sua identità: promessa e fatti sono corrispondenti, Dio è in mezzo al suo popolo!

I segni della presenza di Gesù non sono realtà lontane: se ciechi, sordi, storpi lebbrosi…sono guariti, la salvezza di Dio è qui, all’opera! Nel nostro tempo, come si esprime la salvezza? Dio non ha mani, piedi… per continuare, ma ha lasciato ai suoi discepoli l’impegno di esprimere, oggi la salvezza: sentirsi ed essere solidali con chi è nel bisogno, farsi prossimo (=vicino) al fratello ferito:… ah!, le famose, (dimenticate?) opere di misericordia corporali e spirituali!!

Le risposte devono essere vere, concrete, adatte allo stato di vita a alla situazione di ciascuno e sono ispirate alla giustizia e all’onestà.

E’ la “regola d’oro” di Gesù: fa’ agli altri ciò che vuoi sia fatto a te!

Nella conversione del cuore e nel sincero riconoscimento della propria “statura” che si commisura sull’uomo perfetto-Cristo, c’è la “buona notizia” per noi: Diventiamo Vangelo vivo e Vangelo annunciato.

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