E’ DOMENICA: XXXIII Domenica del Tempo Ordinario

Viviamo il presente nel timore del signore. Celebriamo oggi la 33ª Domenica del Tempo Ordinario. L’incontro domenicale con il Signore, mentre ci fa pensare alla fine delle cose e al giudizio finale, ci stimola a vivere il nostro oggi con intensità nel¬la comunione con Cristo. Giunti alla penultima domenica dell’Anno liturgico, siamo riuniti per accogliere Cristo Gesù presente nel Pane della Parola e nel Pane dell’Eucaristia, dalla cui forza dobbiamo attingere per preparare il Giorno del Signore, ovvero il Suo ritorno.

La Parola e l’Eucaristia sono gli strumenti per vincere le prove della vita, anche quelle più impegnative, dove il cristiano ha il dovere di annunciare l’Amore di Dio. Questo è il modo per farsi sempre pronti, senza preoccuparsi di come o quando avverrà il ritorno glorioso di Cristo.

Si evoca, quindi, l’ultima venuta del Signore, che è al centro della professione di fede: «E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine». Ricorre il pensiero del giudizio, cosa che a molti cristiani incute un sentimento di paura. La venuta di Gesù, tuttavia, non può mai essere momento di paura, ma di gioia, poiché è sempre visita di Dio alle sue creature e il suo giudizio ha come criterio di fondo soltanto l’amore che salva. Perciò il Vangelo ci pone davanti alla serietà della nostra vita e alla necessità di rendere testimonianza all’amore di Dio.

In un mondo che va in frantumi per l’usura del tempo e la malvagità dilagante tu ci chiedi, Signore, di rimanere ancorati a te. Nella nostra storia intrisa di odi e di inganni, di fatti terrificanti e di tradimenti, tu ci ripeti: Non abbiate paura! Metti sul nostro labbro la parola sapiente, nella nostra mente la luce del discernimento, nel nostro cuore il coraggio di testimoniare la forza disarmata dell’amore.

A cura di Mario Zeverini

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