In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato si è svolta ad Isola del Liri presso il Centro Aeneas in Via Borgonuovo un momento di condivisione e festa dal titolo “Porte aperte e aperitivo” insieme ai 47 rifugiati ospitati dal centro (40 nella struttura di Isola del Liri e 7 a Sora nel Centro Servizi Caritas) provenienti da 9 nazioni africane al ed al Vescovo di Sora Aquino Pontecorvo Mons. Gerardo Antonazzo. Dopo la presentazione da parte delle autorità e l’introduzione ed il saluto del Vescovo, Don Akuino, Direttore della Caritas diocesana, Daniela Alonzi responsabile del centro insieme ai volontari ed operatori hanno raccontato il lavoro e gli sforzi fatti dalla Caritas e dal centro e presentato tutti e 47 i rifugiati e raccontato piccoli aneddoti di alcuni di loro. E’ seguita la proiezione di un video che raccontava la loro vita e la vita nel centro. E’ stato un momento di grande festa ed integrazione interculturale caratterizzato dalle rappresentazioni preparate direttamente dai 9 gruppi rappresentanti ognuna le 9 nazioni ospitate dal Centro. Infatti i ragazzi hanno portato in scena balli, danze, musiche della loro terra e della loro cultura con vestiti e costumi preparati durante la settimana da loro ma anche piatti e bevande tipici. Non sono mancati però i momenti di grande commozione quando Mustafa ed Ernest, i due mediatori culturali arrivati anche loro in Italia nel 2011 con lo stesso programma, hanno raccontato le storie di alcuni di questi ragazzi, storie che si leggevano nei loro occhi e per alcuni ancora con segni sui loro corpi, storie fatte di viaggi nei gommoni dall’Africa a Lampedusa dove alcuni di loro hanno perso e visto affogare in mare familiari ed amici, storie di sangue e guerra, di sfruttamento e grande povertà. Ma poi nei loro sorrisi, nei loro abbracci e strette di mano traspariva anche la speranza e l’affetto trovato in Italia nel centro dove stanno imparando a parlare italiano a lavorare e dove hanno trovato l’affetto degli operatori che hanno definito una seconda famiglia.
Riccardo Petricca