L’itinerario verso la Pasqua, come preparazione e celebrazione, deve condurre la comunità’ parrocchiale ad educare e a formare i cristiani come “nuove creature”: ravvivando la grazia del Battesimo, facendo l’esperienza del perdono, riscoprendo la presenza misteriosa del Risorto, facendo rifiorire il canto della vita e della gioia, come allora rifiorì nel cuore dei discepoli nel vedere il Signore. (cfr. Gv 20,20)
Come ricomprendere, il mistero pasquale di Cristo, nucleo centrale della “festa” cristiana e di ogni celebrazione nel corso dell’anno liturgico?
Come riportare la Pasqua al cuore della pastorale, per continuare ad evangelizzare?
Si tratterà di valorizzare tutte le potenzialità di questo tempo liturgico, Quaresima-Pasqua, gli elementi sia battesimali che penitenziali propri di questo tempo. Qui la fede, riscoperta come dono di Dio, richiederà di essere costantemente accolta, interiorizzata, vissuta e testimoniata.
Come? Con quali mezzi e strumenti?
Attraverso l’ “animazione” della celebrazione dell’Eucaristia, che nei suoi vari servizi saprà aiutare la comunità a comprendere come vivere questo tempo liturgico, in particolare indichiamo il servizio del commentatore, che può occupare uno spazio significativo per condurre tutti a capire e vivere gli elementi di una celebrazione: essere radunati, introdotti nell’ascolto della Parola di Dio, sensibilizzata ai segni della conversione-riconciliazione e ringraziamento-lode, invitati alla partecipazione consapevole, alla comunione e alle relazioni piene.
Il Messale lo descrive così: “tra i ministri che svolgono determinate funzioni fuori dal presbiterio c’e’ il commentatore, che rivolge ai fedeli spiegazioni ed esortazioni per introdurli nella celebrazione e meglio disporli a comprenderlo e eseguirlo”. (PNMR 68)
Con vari tipi di interventi, alcuni indicativi (la posizione del corpo, il modo di organizzare gli elementi di una celebrazione), altri esplicativi (ambientare i momenti di una celebrazione: introduzione, prima della liturgia della parola e quella eucaristica), altri ancora esortativi (atteggiamento spirituale con cui cantare), il commentatore, saprà aiutare a vivere il mistero celebrato.
Con una qualità buona, semplice, chiara ed essenziale delle monizioni, esse raggiungeranno la loro particolare finalità: favorire una migliore percezione del contenuto dei riti e delle letture, accogliere e realizzare il gesto simbolico, tenere vivo l’interesse e l’atteggiamento interiore, lasciare trasparire il contenuto quaresimale-pasquale di questo tempo, i segni penitenziali-battesimali in prospettiva pasquale, il colore, il canto e in questo contesto, favorire così un clima di sobrietà, silenzio, predisporre alla preghiera, spingere alle opere di carità, sollecitare ad assumere responsabilità personali e sociali.