Cominciare dalle periferie per portare speranza, consolazione, amore misericordioso. I luoghi della sofferenza sono periferie esistenziali, soprattutto per i pazienti, che patiscono la malattia, la paura, il disagio, il buio sul futuro per l’ignoto percorso che li attende… E’ proprio dall’ospedale che il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo ha voluto cominciare il suo giro di visite prenatalizie e di inizio dell’Anno Santo straordinario della Misericordia. A Cassino, presso l’ospedale “Santa Scolastica” si è recato oggi, 11 dicembre, accompagnato dal cappellano e referente dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute Don Mario Colella e dai volontari che regolarmente svolgono servizio nel nosocomio.
La prima, doverosa, tappa è stata presso la Direzione sanitaria, dove il dirigente medico dott. Giuseppe Bufalini lo ha accolto con calore, rendendosi disponibile ad accompagnarlo in tutta la visita nei vari reparti. E così il Vescovo Gerardo ha potuto accostarsi al capezzale di tanti malati, in Cardiologia, Unità di Terapia intensiva, Nefrologia, Emodialisi, Medicina, Rianimazione. A tutti ha dato una parola di incoraggiamento, un sorriso, un augurio, un momento di compagnia amica, insomma, che dona luce e coraggio per andare avanti. Nei reparti più “gioiosi” ha portato la condivisione del cuore alla gioia ma anche alla preoccupazione e alla sofferenza: in Pediatria, reparto reso festoso dai disegni, giochi e decorazioni allestite dall’Associazione Genitori, con sorriso paterno ha incontrato i bambini ed i loro genitori rivolgendosi, ove possibile, direttamente ai piccoli per valorizzarli e farli sentire “persone”; in Neonatologia ha condiviso la gioia e la tenerezza per le molte presenze nelle culle, tante femminucce, una nata pochi momenti prima, ed un solo maschietto. In Ostetricia e Ginecologia ha salutato con affetto le neomamme e coloro che stavano per diventarlo, nonché le donne ricoverate per qualche problema. A tutti i ricoverati e al personale è stata offerta, come ricordo della visita del Vescovo, la preghiera per l’Anno Santo e quella alla Vergine Bruna di Canneto, composte ambedue dal Vescovo Antonazzo e distribuite da Don Mario Colella.
E’ stato un grande sollievo per tutti i pazienti, ha commentato il dott. Bufalini ringraziando il vescovo. Ed è stato, crediamo, un momento importante anche per tutto il personale paramedico e medico. Quest’ultimo ha potuto esporre i tanti problemi della sanità: tagli, mancati pensionamenti e mancate assunzioni, di conseguenza mancato ricambio generazionale, orari estenuanti, problemi di sostituzioni, attrezzature, reparti… Son venute fuori, nei discorsi intrecciati con i primari ed i medici dei vari reparti, tutte le criticità che fanno tanto parlare di sanità la cronaca in questi tempi. E’ emerso lo stato d’animo degli operatori che anche quando compiono con scrupolo il proprio lavoro spesso non sono apprezzati e valorizzati, anzi sembra che si sottolinei più ciò che non funziona che quello che va bene. Hanno trovato un ascolto attento, una comprensione profonda di situazioni e problemi, un cuore pronto a condividere pene e preoccupazioni, un sostegno a non demordere e a non scoraggiarsi, una sponda amica, insomma. E questo ha fatto bene a tutti. I volti di tutti apparivano più distesi, sorridenti, più ottimisti addirittura. Grazie a “Don Gerardo”, come si è fatto chiamare, grazie allo spirito dell’Anno Santo straordinario della Misericordia.
Adriana Letta