Il cammino verso la Pasqua valorizza, con saggezza e varietà, modi e segni, per celebrare la salvezza, accogliendo l’invito a lasciarsi riconciliare con Dio: celebrazioni penitenziali, stazioni quaresimali, preghiere eucaristiche di riconciliazioni, la prima confessioni dei fanciulli, la Via Crucis, ecc..
La Via Crucis, è una delle espressioni più vive della preghiera di questo tempo liturgico nelle nostre comunità: essa come intreccio di ascolto-meditazione-preghiera, sa aiutare a riflettere su alcuni eventi dell’esistenza umana e indicare il cammino verso la luce, il cammino del credente, sulle orme di Cristo, verso la resurrezione.
E poiché ogni Via Crucis richiama alcuni spazi privilegiati del disagio e della sofferenza umana, è bene che tale pia devozione sia vissuta, oltre che nelle chiese, nei luoghi dove si vive la fragilità della malattia e dell’età.
La sensibilità e la disponibilità di gruppi giovanili e di gruppi ecclesiali, come servizio di carità che evangelizza nel farsi prossimo, saprà orientare e condividere la Via Crucis negli ospedali e nelle case di accoglienza degli anziani. Non è trascurabile la forza evangelizzatrice del servizio in questi luoghi, sia per chi la svolge, sia per chi la riceve.