Lettera ai Sacerdoti per la s. Messa crismale
16 aprile 2014
Carissimi sacerdoti,
nell’intimità spirituale della celebrazione della Messa Crismale, mi sento cordialmente vicino a ciascuno, per ringraziarvi per la profonda solidarietà che ci unisce nella nostra amicizia fraterna e nel nostro ministero, con le sue radici e motivazioni nella comune partecipazione al sacerdozio di Cristo Gesù.
Con il rito della Messa Crismale rinnoviamo il nostro sincero e gioioso “Sì, lo voglio”, in purezza di coscienza, i sacri impegni del nostro ministero. Celebreremo “ la memoria annuale del giorno in cui Cristo Signore comunicò agli apostoli e a noi il suo sacerdozio” (Messa crismale). Nel vivo ricordo della nostra ordinazione sacra, ci sentiremo ancora una volta afferrati dalla misericordia del Signore, che rigenera la nostra missione rinnovando la sua fiducia, la sua amicizia, il suo amore di predilezione per noi. Anche le nostre braccia amorevoli devono sostenere il cammino di ogni fratello presbitero.
Sento crescere ogni giorno di più il mio affetto spirituale per voi, riconoscendo in voi i “collaboratori di cui abbiamo bisogno per l’esercizio del sacerdozio apostolico” (Rito di ordinazione). Lasciatemi esprimere l’apprezzamento per la fedeltà e la generosità del vostro cuore, quali “fedeli dispensatori dei misteri di Dio” (Messa crismale). Senza mai perdere la giusta consapevolezza dei nostri limiti, siamo sicuri, noi per primi, che il Signore non ci salva al centro delle nostre presunte sicurezze, ma nella periferia delle nostre debolezze.
Non vi manchi mai questa serena e confortante fiducia: il vostro Vescovo è la persona più vicina alle vostre gioie, ma anche ai dispiaceri, alle delusione, alle solitudini, agli ostacoli di ogni genere. Ma vi chiedo di non dimenticate che anche il vostro Vescovo non è immune da queste prove, e non è il superuomo con la soluzione pronta per ogni problema, imperturbabile nelle avversità. E allora “pregate anche per me…perché diventi ogni giorno di più immagine viva e autentica del Cristo sacerdote, buon pastore, maestro e servo di tutti” (Messa crismale).
L’olio della Messa crismale è il frutto di una severa macinatura, e grazie a questa “sofferenza” cui è sottoposto, può sprigionare la fragranza delle sue proprietà odorifere e la forza terapeutica dei suoi poteri. Così la nostra vita, spremuta sotto il torchio del sacrificio e della rinuncia, è come d’alabastro che si lascia frantumare nel dono di sè, per espandere il prezioso profumo (Mc 14,3-4) della misercordia salvifica del Signore Gesù su tutti coloro che ci sono affidati. Il Signore ci vuole servi della sua compassione per l’umanità.
Vi auguro di vivere intensamente la gioia del Triduo pasquale, sostenendo il nostro ministero con l’abbondanza della preghiera personale, del raccoglimento interiore, della fraternità sacerdotale.
Il segno della mia benedizione confermi il reciproco affetto, nel quale condividere sinceramente le grazie spirituali del nostro ministero.
Sora, 16 aprile 2014
S. Messa Crismale
+ Gerardo Antonazzo