Il Santuario della Madonna del Carmine
delle “Serre” di Acquafondata
Un piccolo santuario sui monti, grande per fede e per storia, prezioso come un gioiello di famiglia, è quello dedicato alla Beata Maria Vergine del Monte Carmelo ad Acquafondata (FR). Si presenta come una chiesetta semplice e graziosa sulla Strada Provinciale 41 e sotto la attuale cappella, risalente agli anni 1920-30, si trova la cappellina rupestre originaria, edificata sul luogo dell’apparizione della Madonna.
Il 16 luglio 1841 la Madonna del Carmine appariva a Nicolina Carcillo, contadina di Acquafondata, che portava da mangiare ai contadini nella valle dell’Acereto, presso il passo delle Serre. La devozione al Carmelo era sconosciuta allora agli abitanti di Acquafondata e tutti dunque si erano recati al lavoro, incuranti di rispettare il riposo e il precetto delle feste in quel giorno sacro a Maria.
La Vergine chiese amabilmente a Nicolina di dar voce al marito e ai coloni nel fondo agricolo, perché tornassero a casa a onorare quella festa; espose inoltre il desiderio di vedere eretta una cappellina sul luogo esatto dell’apparizione, come segno di particolare di vicinanza ai figli di quei monti. In cambio chiedeva preghiera e conversione dalle cattive abitudini; perché si credesse alle parole della contadina, la Madonna fece rotolare un enorme sasso che piombò nel campo ove si trovavano i braccianti, i quali ne uscirono incolumi.
Il marito di Nicolina, Benedetto Simeone, fu il primo convertito; egli, che in precedenza aveva condotto una vita degradata e lontana dalla fede, si rese promotore attivo, insieme alla moglie, della costruzione della cappella, secondo i desideri della Madonna.
Ai nostri giorni la cappellina è ancora al suo posto, povera e umile, così come la eressero i devoti di allora; essa resta il cuore del piccolo santuario. A ridosso di questa cappellina, sorge la chiesetta più grande, costruita nei primi decenni del Novecento. L’altare fu consacrato dal Vicario generale della Diocesi di Isernia-Venafro. L’ 8 settembre 1960, dopo i danni della seconda guerra mondiale, terminarono importanti lavori di restauro, sostenuti col contributo dei devoti e degli emigranti americani.
Sull’altare troneggia l’antica immagine lignea della Vergine del Carmelo. La statua, rubata nel 1870, fu trasferita nella parrocchia della vicina Filignano, dove rimase per un lungo periodo di “esilio”, di cui ancora non si conoscono con chiarezza i motivi. Il 5 luglio 1964, su sollecitazione della Madonna stessa che lo fece capire con segni e prodigi, la statua fece ritorno al suo santuario di Acquafondata, accolta con commozione da tutta la comunità. Una Madre che “forse trascurata, non trascurò i suoi figli”.
Nel luglio 2014, a cinquanta anni dal ritorno della statua, si è svolta una eccezionale Peregrinatio Mariae nelle parrocchie dei comuni confinanti, all’insegna del grido “Accogliamo Maria pellegrina tra le nostre case”, inserita in un intero mese dedicato alla Madonna del Carmine, dal 1° al 30 luglio.
Il 30 luglio dello stesso anno, a conclusione dello straordinario evento, l’immagine della Madonna veniva incoronata dalle mani dell’Amministratore Apostolico di Montecassino Dom Augusto Ricci, alla presenza di clero e popolo di Dio entusiasmato e confortato dalla presenza più che mai vicina della Madre di Cristo.
Il 30 luglio 2015 il primo Vescovo della nuova Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, mons. Gerardo Antonazzo, visitava il santuario e ivi presiedeva la S. Messa in occasione del primo anniversario dell’incoronazione. A gennaio dell’anno seguente si dava inizio a un notevole restauro dell’antica statua, portato a termine con il contributo dei devoti.
Il piccolo santuario è meta di pellegrinaggio dei fedeli di Acquafondata, che vi si recano due volte l’anno, il 16 luglio e il 28 agosto, ivi conservano i sentimenti più belli e profondi di pietà e di amore. Numerosi i devoti delle comunità limitrofe, tutti ricadenti sotto la stessa materna protezione del grande manto di Maria la quale, dall’alto del Monte Carmelo di Serre, insegna ai suoi figli la sicura via per giungere felici alla Santa Montagna, che è Cristo Gesù.