L’aula della Corte d’Assise del Tribunale ci Cassino si è trasformata in luogo sacro, la mattina di mercoledì 1° aprile, per la celebrazione del Precetto Pasquale. Invitato a presiedere la Celebrazione Eucaristica il Vescovo Mons. Antonazzo che, accompagnato da Don Benedetto Minchella, nella cui parrocchia insiste la sede del Tribunale, ben volentieri ha accettato. Presenti le massime autorità forensi, il Presidente del Tribunale dr. Amedeo Ghionni, il nuovo Procuratore della Repubblica dr. Paolo Auriemma, il Presidente dell’Ordine Forense avv. Giuseppe Di Mascio e numerosi avvocati, magistrati, personale amministrativo della cancelleria. Grande raccoglimento e partecipazione fin dall’inizio. Il Vescovo, nella sua omelia, ha ricordato il significato della Pasqua, che unisce in uno solo il significato delle due etimologie, greca e latina, passaggio e patire: per fare Pasqua bisogna anche patire, perché ogni forma di cambiamento e trasformazione comporta di pagare il prezzo di una rinuncia, di una fatica. Se viviamo – ha detto – questa passio, questa disponibilità a soffrire, stiamo già facendo un passaggio, stiamo già cambiando qualcosa di importante nella nostra vita. Allora – ha aggiunto – chiediamo al Signore: dove vuoi che io quest’anno debba vivere questo cambiamento, questo senso di passaggio, da dove e verso dove? Non si può operare un cambiamento senza il patire, nel rendersi conto di dover ripensare e rifondare certe abitudini e atteggiamenti, consapevolmente sbagliati, della nostra vita, cosa non facile, perché molto spesso è facile arrendersi alle proprie abitudini. E non si può fare senza di Lui. Lasciamoci dire la risposta dal Signore, che dette agli apostoli indicazioni precise per celebrare la Pasqua con Lui. Vincerà l’amore di Gesù che ci aiuterà a capire da dove ripartire e come riqualificare moralmente alcuni aspetti della nostra vita. Ci aiuterà a ricominciare, per fare veramente Pasqua e respirare un’aria di primavera spirituale, ha concluso il Vescovo, augurando a tutti una Pasqua così.
Al termine della celebrazione, il Vescovo Gerardo ha ringraziato tutti per “questo intenso e prezioso momento istituzionale che mi onora” e che corrobora la fiducia di una positiva collaborazione per il bene della società civile. E’ seguito un momento di incontro amichevole e fraterno con tutto il personale del Tribunale.
Adriana Letta