Scuola di evangelizzazione per i missionari: 500 presenze alla lezione inaugurale

Hanno risposto con slancio in più di 500 alla chiamata del Vescovo di Sora Aquino Pontecorvo Mons. Gerardo Antonazzo. Una gremitissima platea, accolta ad Isola del Liri nella moderna e funzionale Chiesa di San Carlo, ha partecipato ieri sera, dalle ore 19.00 alle 20.30, al primo incontro della Scuola di Evangelizzazione per i missionari che saranno impegnati nella Missione Popolare in programma dal 21 al  27 settembre 2014.

“Chi-Amati a rispondere. Creati per amore, nati per amare” è il filo conduttore della lettera pastorale per l’anno 2014/2015 e della stessa Missione che vedrà impegnati sia i seminaristi del Seminario regionale di Anagni che alcuni laici delle nostre parrocchie.

I lavori della Scuola di evangelizzazione sono stati aperti dal Vescovo Mons. Antonazzo: “Ci stimola l’obiettivo immediato della Missione popolare ma la settimana che ci apprestiamo a vivere deve essere un evento esemplare e non fine a se stesso. L’obiettivo ultimo è imparare a pensare le nostre parrocchie e le nostre comunità in stile missionario. La comunità deve evangelizzare, non solo celebrare ma formare i cristiani. Non dimentichiamo che l’evangelizzazione passa attraverso la Parola, la preghiera e l’esercizio della carità intesa come charitas e come amore, vero elemento cardine dell’evangelizzazione”.

Richiamando la sua ultima lettera pastorale, il Vescovo ha sottolineato la centralità del tema della conversione pastorale integrata: una sinergia feconda che deve unire, nel nome di Cristo, gruppi, parrocchie e movimenti, superando steccati e divisioni. Altrettanto importante la conversione pastorale vocazionale che attraversa tutta la Chiesa affinché riesca a guidare i fedeli verso la felicità vera, aiutandoli a comprendere il progetto di Dio nella nostra vita.

Il soggetto della Missione è la comunità – ha detto il Vescovo Mons. Antonazzo – Saremo affiancati dai seminaristi di Anagni ma dobbiamo pensare questa esperienza come nostra da svolgere sul nostro territorio, un territorio da vivere e da amare. La comunità è madre e come tale deve cercare i suoi figli: facciamoci carico del destino dei nostri fratelli che non vengono più a messa e andiamo a cercarli per riaccoglierli”.

A seguire ha preso la parola il Prof. Andrea Numini che, in maniera immediata e chiara, ha invitato l’attenta platea a riflettere sulle modalità, lo stile ed il contenuto dell’annuncio che va personalizzato in base ai destinatari che il missionario si trova davanti. Originalissima la visione proposta dal Prof. Numini della Chiesa intesa come una sorta di S.p.A, dove la sigla non sta per “società per azioni” ma per “Studiare – Pregare – Amare”. Questa singolare S.p.A. è dotata ovviamente di un Cda, non un semplice Consiglio d’Amministrazione ma tre precisi inviti: Conoscere Gesù Cristo, Desiderare Dio per essere una cosa sola con Lui e Abbracciare l’altro come Dio spalanca le Sue braccia per accoglierci e vivificarci.

Il Prof. Numini ha anche assegnato “i compiti a casa”: “Il missionario deve studiare perché bisogna sapere ciò di cui parla. Vi invito a leggere tutto di seguito uno dei Vangeli, in particolare quello di Marco, per recuperare una visione di insieme. Il secondo compito è pregare: una preghiera da mettere in atto nella sua dimensione sia personale che comunitaria. Il terzo compito è abbracciare l’altro, in particolare il proprio sacerdote perché nulla siamo senza la guida ed il supporto dei nostri parroci”.

Particolarmente attenti gli iscritti alla Scuola di Evangelizzazione che hanno interagito con i relatori, ponendo domande e, in alcuni casi, raccontando la propria esperienza personale non senza momenti di autentica commozione. L’appuntamento è a stasera con la seconda lezione, tenuta dal Prof. Numini. Intanto meditiamo nel nostro cuore che la Missione è per la vita: bisogna “spendere” il nostro Capitale d’amore, senza riserve, per conquistarci la Vera Gioia, porta della Vita eterna.

– Ilaria Paolisso

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