Si è concluso mercoledì 25 febbraio, sempre nella chiesa di San Carlo ad Isola del Liri, il secondo seminario teologico-pastorale, con un’incontro dal titolo “Vita donata e vita consacrata”.
L’incontro è stato tenuto da Padre Donato Ogliari, Abate ordinario dell’Abbazia di Montecassino; è stato animato dal coro “S. Giovanni Battista- Città di Cassino”.
Padre Donato ha parlato delle dimensioni che appartengono alla vita consacrata; la dimensione teologale, carismatica e profetica. La dimensione teologale riguarda la fede, nel consacrato la fede si affida al futuro di Dio, con il suo sguardo fiducioso il consacrato riesce a bucare il buio più fitto, deve essere una vera sentinella, deve avere occhi di civetta che sanno guardare anche nel buio. Nella dimensione carismatica c’è bisogno di recuperare la libertà del Vangelo e capire che la vita consacrata è frutto della libertà e imprevedibilità dello Spirito Santo. In quella profetica il consacrato legge il presente con gli occhi di Dio, cercando di fuggire dall’insieme di attività mondane, il consacrato è colui che si realizza in Dio.
Ha continuato parlando del compito fondamentale della vita consacrata ossia il bene della fraternità, del vivere insieme, della vita comune, dell’impegno fraterno nella chiesa e nel mondo. Le comunità di consacrati devono essere vere scuole speciali di carità, devono essere case e scuole di comunione dove regna un’autentico spirito fraterno. la spiritualità di comunione che troviamo all’interno delle comunità di consacrati, è vivere insieme dall’Io al Noi, Cristo deve rimanere il centro propulsore della comunità. Nelle comunità di consacrati si deve respirare il primato dell’essere e dell’essenzialità, ricerca di ciò che è autentico, si deve ricercare la gioia delle piccole cose di ogni giorno.
Padre Donato è poi tornato sul titolo del seminario per parlare della bellezza che per i consacrati risiede in Cristo, il bello per eccellenza, colui che hanno deciso di seguire per tutta la vita. Il consacrato è avvolto dall’amore pieno di Dio perché riesce a contemplare la sua bellezza.
Prima del saluto del Vescovo, c’è stata la testimonianza di una coppia di laici sposati consacrati Luigi e Giuseppina Mattacchione, che fanno parte dell’Associazione Oasi Mariana Betania di Alvito, guidata da Don Alberto Mariani, che compie venticinque anni.
Luigi Mattacchione ha ben spiegato il significato dell’oasi che vuole essere appunto “un’oasi” un luogo di ristoro spirituale dove ciascuno possa trovare ascolto, accoglienza e accompagnamento. La finalità dell’oasi è la stessa del Vangelo, amare Dio con tutta la mente e con tutto il cuore e amare il prossimo come te stesso.
Il Vescovo, ha concluso con la spiegazione della lettera alle comunità per la Quaresima- Pasqua 2015. Attraverso la Quaresima noi giungiamo al Risorto!
La lettera è divisa in due parti; nella prima parte gli orientamenti dottrinali per pregare e riflettere, nella seconda parte le indicazioni pastorali, concretamente cosa fare. sulla scia del prossimo Convegno ecclesiale di Firenze sono stati tracciati cinque verbi su cui riflettere, i cinque verbi sono: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.
Con il canto finale alla Madonna e la benedizione del Vescovo si è concluso l’incontro.
Lorenza Di Rezza