E’ stata davvero una giornata diversa quella di venerdi 3 Gennaio 2014 per i ragazzi del gruppo di orientamento vocazionale della nostra Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo.
Dopo esser partiti di buon mattino da Sora, siamo arrivati a Roma con il treno che stavamo rischiando di perdere a Frosinone, qui abbiamo speso la mattinata nella visita di alcuni dei più belli esempi di architettura religiosa cristiana ed in particolare: Santa Maria degli Angeli, Santa Maria delle Vittorie, San Carlino, Sant’Andrea al Quirinale, Santi Apostoli, Sant’Ignazio di Loyola, San Luigi dei Francesi e Sant’Agnese in Agone; oltre a queste basiliche abbiamo avuto l’opportunità di vedere anche la Pontificia Università Gregoriana, monumento della cultura religiosa cattolica.
Non volendoci soffermare fin troppo su tutte le opere presenti in tutti i luoghi citati ci soffermeremo sui più degni di nota: il calendario voluto da papa Gregorio XIII Boncompagni conservato in Santa Maria degli Angeli e la Vocazione di Matteo, tela del Caravaggio custodita in San Luigi dei Francesi, che per di più ci porta a riflettere anche sull’importanza della chiamata di ogni uomo da Dio per far parte del Suo Progetto.
Il Calendario dunque ci rappresenta bene il ruolo preponderante che la Chiesa di Roma, nel bene o nel male, ha sempre avuto nella Storia dell’Europa, anche dopo lo Scisma con le varie confessioni protestanti e per di più esso ci porta a contemplare la fugacità del tempo terreno rispetto all’infinità di Dio.
La Vocazione di Matteo, opera d’arte di immenso valore, ha in sé alcune caratteristiche che possono indurre alla riflessione lo spettatore che guarda questa tela; la luce rappresenta l’Illuminazione Divina, la mano di Gesù che indica Matteo mostra come il Signore chiami tutti gli uomini, anche i più terribili peccatori, a redimersi ed a partecipare al Suo Progetto, tuttavia non obbliga, piuttosto mostra mitezza nel chiamare ed aspetta che sia il chiamato ad alzare gli occhi, non usa la violenza ma la pazienza.
Infine nel pomeriggio visitando il Tesoro di San Gennaro abbiamo potuto vedere come si concretizzi la pietà popolare e come nella Storia dell’Umanità, nonostante ci si sia provato migliaia di volte non si è mai riusciti a sradicare dall’uomo la certezza che esista Qualcosa di più Grande.