Le attività portate avanti nella prima metà dell’anno hanno certamente risentito della nostra situazione generale, che ha visto in prevalenza l’impegno di tutti sull’ordinaria gestione.
Ciò ha fatto sì che fossimo spesso chiamati in ballo per le questioni legate all’ IRC, ma poco o niente per la Catechesi; le stesse proposte degli uffici hanno trovato qualche riscontro per il primo caso, ma meno per il secondo.
Per il settore Catechesi abbiamo riproposto tutto il lavoro delle schede per aiutare i catechisti nell’ itinerario quaresimale, ma siccome è stato inserito sia nel sito della diocesi che dell’ufficio stesso, pensiamo che molti non lo hanno neppure consultato.
Altra proposta, sempre per via elettronica è stata quelle di offrire materiale per aiutare una catechesi sulla Fede durante tutto il mese mariano, ma i nostri riscontri non sono stati molti.
Abbiamo mantenuti i contatti con l‘Ufficio regionale e con quello nazionale, soprattutto partecipando al Convegno unitario con la pastorale familiare circa l’iniziazione pre e post battesimale.
Ora stiamo lavorando per un rilancio della formazione dei catechisti, sempre che i parroci lo accettino e lo sostengano.
Il settore Insegnamento della religione, invece, è sempre più complicato sia nella gestione dei contenuti che nella gestione del personale e della stessa organizzazione e sistemazione dei docenti. Si fa notare che la gestione è difficile anche per le regole canoniche e ministeriali che spesso vanno in conflitto tra di loro. Da noi questo si nota di più dovendoci gestire su une territorio estremamente frastagliato e di fronte alle conclamate esigenze di qualche insegnante che vorrebbe egoisticamente aggiustarsi sempre di più sotto casa. Il ruolo che poteva essere un vantaggio di sicurezza, per alcuni sta diventando sempre più uno strumento di distacco, di polemiche e di allontanamento ritenendosi intoccabili.
Per l’aggiornamento in servizio abbiamo fatto solo qualche proposta ma abbastanza snobbata; neppure le due iniziative di spiritualità – tempo natalizie e settimana santa- hanno ricevuto degna accoglienza.
Abbiamo fornito materiale e fatta opera di persuasione perché nel rito dell’iscrizione all’anno scolastico successivo, gli alunni e le famiglie scegliessero di frequentare l’IRC.
Abbiamo verificato soprattutto con gli insegnanti della scuola primaria l’applicazione e la bontà del nostro progetto curricolare del’irc per l’intero corso.
Abbiamo realizzato il corso di didattica per gli aspiranti supplenti.
Il corso di aggiornamento-verifica di fine giugno è stato sospeso perché gli insegnanti, come gli altri laici impegnati, potessero partecipare al convegno pastorale diocesano (19, 20, 21 giugno ), mentre il giorno 26 giugno abbiamo realizzato il primo incontro-conoscenza con mons. Vescovo.
Anche per questo settore abbiamo mantenuto contati con gli Uffici Cei per l’ IRC Regionale e Nazionale, come pure abbiamo inviato delegazioni a Convegni nazionali e regionali per l’IRC.