11 Settembre 2017 – Lunedì – ventitreesima settimana del Tempo Ordinario

Vangelo del giorno: Lc 6,6-11
Parola del giorno: Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?”
Un gioco di sguardi in questa scena del Vangelo,
interrotto da una domanda a bruciapelo
sulla liceità, di sabato, di fare il bene oppure il male,
diretta scribi e farisei che, con occhi torvi,
stanno lì a guardare – senza batter ciglio – Gesù e l’uomo
al quale ha chiesto di mettersi nel mezzo perché,
avendo una mano paralizzata, ha deciso di guarirlo.
Alla domanda essi non hanno voce per rispondere, ma fremono,
scrutando attentamente l’uno e l’altro, in cerca di pretesti
per accusar Gesù, se solo si permette di contravvenire
alla legge che di sabato impedisce qualsiasi lavoro.
Il Maestro vede l’uno e osserva gli altri
e, senza neppure aspettare la risposta,
guarisce la mano di quell’uomo,
suscitando le ire degli osservatori scrupolosi.
Il brano non aggiunge altro, ma a noi è lecito,
e forse doveroso, prendere posizione domandandoci
se ci sia scelta migliore di onorare Dio,
anche in giorno di festa, di quella di fare del bene
e salvando una vita, senza limitarsi alle sole parole,
osservando la legge, tanto per tranquillizzare la coscienza.
Se, infatti, riuscissimo ad imparare almeno un po’
a quale libertà l’amore chiama,
sicuramente compiremmo ogni nostro dovere
in piena sintonia con il comportamento di Gesù,
bandendo ogni traccia di fariseismo che tante volte
coltiviamo dentro.
   
Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

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