11 Settembre 2018 – Commento al Vangelo

Martedì – 23ª settimana del Tempo Ordinario (Lc 6,12-19)

Parola del giorno: “diede anche il nome di apostoli”

Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Tra i tanti che lo seguono quasi regolarmente,
tanto da essere ritenuti suoi discepoli,
Gesù, dopo una notte di preghiera,
ne sceglie dodici chiamandoli per nome uno ad uno.
Con Simone fa di più: non soltanto è il primo dell’elenco,
ma a lui aggiunge un nome che comporta una missione:
essere pietra sulla quale fondare la sua Chiesa.
Comunque sia, già il nome di apostoli
col quale chiama il gruppo, significa “inviati”.
C’è una missione, dunque, che li aspetta tutti,
perché dovunque andranno
possano operare nel nome di Gesù,
e per suo conto.

 

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