17 Luglio 2017 – Lunedì – quindicesima settimana del Tempo Ordinario

Vangelo del giorno: Mt 10,34-11,1
                            Parola del giorno: “chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me”.
Se la fede non fosse tanto grande
verrebbe da pensare, o forse anche da dire,
che l’asino qui casca.
Per molti genitori l’amore per i figli è assoluto;
per essi son disposti a dare la loro stessa vita.
Come si può anche solo immaginare che questo grande amore
debba essere posposto a un altro amore?
Eppure le istruzioni per gli apostoli son chiare:
Gesù, che non ama le mezze misure, chiede con determinazione
e non risparmia nessuna relazione,
neppure quello di padre, madre, figlio e figlia.
Se lo si vuol seguire, bisogna fare i conti
con i propri sentimenti e stabilire un ordine preciso
che veda lui al centro e prima di ogni altro.
Perché, se così non fosse, anche la famiglia, la più sana,
romperebbe gli equilibri che hanno il potere
di far la differenza. E più non si potrebbe
usare propriamente il termine cristiano.
Ma si deve anche esser certi che, una volta fatto
Esattamente e coraggiosamente quello che lui chiede
provvederà lui stesso a ristabilire l’equilibrio, restituendo
– anche centuplicato – in padre, madre, figli e figlie,
tutto quello che gli è stato dato.
   
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada.
Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me;
chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

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