Organizzata dal Cus Cassino come anteprima della Maratona di Primavera,
che per la 26ª volta si corre a Cassino il 25 aprile
Secondo appuntamento, secondo successo. Il Centro Universitario Sportivo del prof. Carmine Calce si mostra sempre più sensibile alle tematiche sociali e con i suoi atleti, prim’ancora che sul campo sportivo, trionfa su quello della solidarietà. E così, dopo il grande successo dello scorso anno, il Cus Cassino lunedì 18 aprile è tornato al San Domenico per un’anteprima della Maratona di Primavera del 25 aprile. La manifestazione sportiva di Cassino, la più longeva del Lazio Meridionale, il 25 aprile farà risuonare ancora una volta il suo slogan: Facciamo fiorire la pace nella città per il mondo e proprio per festeggiare i 26 anni e celebrare questo ambizioso traguardo raggiunto, il Centro Universitario Sportivo ha voluto far precedere i sei chilometri percorsi nel giorno della Liberazione, da migliaia di persone, tra famiglie, scuole e cittadini di ogni età, da una mini-maratona all’interno del carcere di Cassino.
Circa 70 detenuti della Casa Circondariale diretta dalla dottoressa Irma Civitareale hanno preso parte all’evento sportivo che ha visto presenti, tra gli altri, il sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone, l’assessore allo sport Danilo Grossi, il rettore dell’Università prof. Giovanni Betta, il delegato alle attività sportive, professor Daniele Masala e il presidente di Consorzio di Bonifica Valle del Liri Pasquale Ciacciarelli.
Il Cus Cassino era presente al gran completo con tutto il suo staff a partire dal professore e organizzatore del percorso, Agostino Terranova. Hanno inoltre preso parte alla competizione gli atleti tirocinanti del Dipartimento in Scienze Umane, Sociali e della Salute. Gli amministratori, più che sul campo sportivo, hanno brillato su quello del sociale ed hanno regalato ai ragazzi del San Domenico una sana giornata di sport, divertimento e solidarietà. Il presidente del Cus Cassino, prof. Carmine Calce, non ha registrato un’ottima performance in pista, ma ha ricevuto i complimenti di tutti per aver organizzato l’anteprima della Maratona di Primavera all’interno della Casa Circondariale, mostrando sensibilità e attenzione per il mondo del sociale, molto spesso dimenticato dalle società sportive impegnate a migliorare solo l’aspetto agonistico e non quello dell’attenzione alle fasce deboli. «Per festeggiare i 26 anni della Maratona di Primavera – spiega il presidente del Cus – siamo voluti partire dal San Domenico perché la sensibilità al sociale è nel dna del nostro centro. “Facciamo fiorire la pace nella città per il mondo” del resto è da 25 anni lo slogan della Maratona di Primavera. E la pace, come lo sport, si inizia a praticare in casa. Lo sport si rivela, senza dubbio, un metodo molto efficace per conseguire la pace, perché va oltre qualsiasi differenza di lingua, razza, religione o opinione politica. È stata difatti l’ennesima dimostrazione del nostro modo di intendere lo sport: vincere nella vita, prim’ancora che sul campo. Per questo organizziamo il “Mennea day” dando la possibilità ai bambini di partecipare, la Maratona di Primavera – che è rivolta alle famiglie, prim’ancora che agli atleti – e le trasferte in giro per l’Europa con i nostri studenti ogni qualvolta c’è una mezza maratona». Domattina alle 10 appuntamento nella sala degli Abati in piazza Corte a Cassino per la conferenza stampa di presentazione ufficiale della 26ª Maratona di Primavera.