18 luglio 2019 – Commento al Vangelo

Giovedì – 15ª settimana del Tempo Ordinario (Mt 11,28-30)

Parola del giorno: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

 

Quanto abbiamo bisogno di riposo!
Soprattutto nei momenti in cui le forze ci abbandonano,
quando restiamo soli con i nostri problemi,
con le delusioni, le sconfitte, i tradimenti,
e quant’altro – insieme al tempo – appesantisce la nostra vita,
e non ci permette di volgere lo sguardo verso l’alto,
e neppure verso l’altro, considerato anch’egli come un peso,
faticoso da portare – se non proprio insopportabile-
al pari della nostra stessa vita.
È in questa situazione che ci fa bene
Raccogliere e fare nostro l’invito di Gesù,
alla ricerca di quel ristoro di cui lui e gran maestro.
Il suo invito è rivolto a tutti, ma ha un indirizzo ben preciso.
Tutti coloro che sono stanchi ed oppressi
nel portare il peso della vita  – qualunque ne sia la ragione -,
se lo cercano con fiducia,
trovano in lui un “tira-giogo” eccezionale che ha il potere
di alleggerire la nostra parte perché il più
lo porta lui.

 

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