3 Ottobre 2017 – Martedì – ventiseiesima settimana del Tempo Ordinario

Vangelo del giorno: Lc 9,51-56
Parola del giorno:Ma essi non vollero riceverlo, perché era in cammino verso Gerusalemme
Gesù lo sa che i rapporti tra ebrei e samaritani,
se non proprio di odio, è di grande avversione.
eppure in questo che è l’ultimo suo viaggio
verso Gerusalemme, sembra avere
un interesse particolare a che, al suo passaggio,
si apra un qualche spiraglio di accoglienza
e comunque non intende perdere quest’ultima occasione.
Per questo manda dei messaggeri a preparar la strada,
ma, a quanto pare, le porte sono chiuse, e la ragione
è proprio perché sta andando a Gerusalemme,
la città del tempio verso il quale
nutrivano un rifiuto innato.
Sa bene che anche lì, da parte di quelli del suo popolo
la sorte sarà ancora peggio; ma lui ha una missione
e intende compierla con tutto il suo amore:
offrire a tutti la salvezza, a patto che liberamente
ognuno, però, la accolga.
Se non è ora – ed è la sua speranza – sarà almeno
quando vedranno la sua vita data ed il suo sangue
versato per amore.
E questo gesto di apertura è già un seme
che parte dal suo cuore..
 
   
Dal Vangelo secondo Luca
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

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