La Parrocchia della Sacra Famiglia in Cassino festeggia il suo Parroco Don Salvatore Brunetti
Quando il Vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo, è arrivato domenica 14 ottobre, tutto era pronto per una celebrazione festosa e speciale, il 40° anniversario dell’Ordinazione Sacerdotale di Don Salvatore Brunetti, Parroco della Sacra Famiglia in Cassino. Essendo ancora in costruzione la nuova chiesa ed essendo troppo angusto lo spazio della chiesa temporanea in Via Volturno, la comunità parrocchiale ha allestito all’aperto, nella piazzetta interna all’edificio, lo spazio liturgico per la celebrazione, accogliente e armonioso. Don Salvatore, ricevendo il Vescovo, glielo ha mostrato mentre salutavano i presenti già numerosi e percorrevano il tragitto per raggiungere la chiesa temporanea, divenuta per l’occasione sacrestia.
Molti i Sacerdoti, Don Nello Crescenzi, Mons. Lucio Marandola, Mons. Luigi Casatelli, Don Marcello Di Camillo, Don Luigi D’Elia, Don Pietro Fuoco, Don Denis, il Diacono Luigi Evangelista, intervenuti a condividere l’importante ricorrenza col il loro confratello. Con le loro casule bianche mosse dal vento che a tratti si è fatto sentire, hanno formato, con i ministranti e il Diacono Luigi, una luminosa processione di ingresso ed hanno preso posto attorno all’altare. Esposta di lato anche la piccola statua della Madonna di Canneto, regalata tre anni fa alla nascente parrocchia proprio dal Vescovo. A guidare i canti erano due giovani parrocchiani, Alessandro Lombardo alla tastiera e Chiara Marroni con la sua bella voce. Presenti molti parrocchiani, autorità, tra cui il Comandante dei Carabinieri della Stazione di Cassino, in rappresentanza di tutta la Compagnia, in cui Don Salvatore è stato Cappellano, amici e compaesani.
Provvidenziale, come sempre, la pagina evangelica del giorno, quella di Marco (10, 17-30) che parla del giovane che corre da Gesù per chiedergli “Che cosa devo fare per avere la vita eterna?” e Gesù “fissò lo sguardo su di lui, lo amò” e gli rispose. E’ una storia di vocazioni, ha osservato Mons. Gerardo nell’omelia, che si ripete anche oggi e che riguarda la vocazione dei Sacerdoti presenti e di Don Salvatore in particolare ma anche quella di tanti giovani. Certamente per rispondere il proprio “Eccomi” occorre un’educazione religiosa di base, che aiuti a non pensare di poter fare tutto da soli, ma a porre al Signore la domanda che sta più a cuore: cosa vuoi dalla mia vita? I genitori non solo non debbono decidere loro per i figli, ma debbono educarli in questa prospettiva. Rispondere all’invito esigente del Signore “Va’, vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri e vieni! Seguimi!” è una sfida alla libertà del cuore, troppo spesso, oggi come ieri, legata da vincoli, affetti, condizionamenti, che impediscono di “aprire le ali della libertà per volare con Dio”.
Ma “per te, Don Salvatore – ha proseguito il Vescovo rivolgendosi al festeggiato – non è stato così. Tu hai risposto a quel gioco di sguardi che è la vocazione e hai detto il tuo Sì, giocato la tua libertà per Lui e ti sei messo alla sua sequela”. E’ molto bello, difficile, impegnativo, e rischioso a causa delle nostre debolezze e fragilità. E’ difficile, ma non impossibile, lo dice Gesù e lo dice anche Pietro “Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito”, parole che per noi risuonano come incoraggiamento che dà fiducia. In conclusione il Vescovo ha rivolto un augurio a Don Salvatore con le parole della colletta del giorno: “Ti preceda e ti accompagni sempre la grazia del Signore, perché sorretto dal suo paterno aiuto, non ti stanchi mai di operare il bene”.
La celebrazione è proseguita con il primo utilizzo di un completo per l’altare di calice e pisside in ceramica “De Ruta” nei colori del manto della Madonna, dono della comunità parrocchiale al suo Parroco per la felice ricorrenza.
Al termine della Messa, Gabriele Mastronardi ha rivolto, a nome dei giovani della Parrocchia, un affettuoso e riconoscente saluto augurale a Don Salvatore, sottolineando la fiducia che ripone in loro e la capacità di utilizzare a fini pastorali anche mezzi attuali come i social. Un altro intervento a nome della comunità lo ha fatto la sig.ra Imelda Petrarca, che ha consegnato al Parroco il dono della speciale Benedizione papale incorniciata.
Toccante il discorso di Don Salvatore, tutto impostato sul ringraziamento a Dio per tutto ciò che nella vita gli ha donato attraverso le persone per le quali ha espresso gratitudine e affetto, senza dimenticare nessuno. Ha voluto ringraziare in particolare tutta la comunità parrocchiale che, sebbene giovane di formazione, si è molto unita e, ognuno per la sua parte dando il meglio di sé, ha collaborato ad organizzare nei minimi particolari questo momento religioso così intenso e la festa. Ha sentitamente ringraziato il Vescovo Gerardo per la sua vicinanza continua, vigile e affettuosa, e per come ha seguito e segue il procedere dei lavori di costruzione della nuova chiesa: “ormai si alzano le mura!”. Questo giorno, ha detto, segna per la nostra parrocchia l’inizio dell’anno pastorale 2018-2019, nei prossimi giorni ci sarà la consegna della Lettera pastorale del Vescovo. Ha ringraziato in modo speciale i giovani della parrocchia, infine, rivolto al Signore, ha detto: “Io rinnovo oggi le mie promesse sacerdotali e confido nella tua grazia. Nelle tue mani è la mia vita”.
Don Salvatore ha quindi distribuito a tutti i presenti, salutandoli uno ad uno, il ricordino del suo 40° di Sacerdozio. Poi ha invitato tutti ad un momento di convivialità molto ben preparato: in un gazebo allestito sulla piazzetta sono stati offerti i piatti caldi, nel salone interno il rinfresco, che ha permesso un momento gioioso di scambio fraterno, finché una monumentale torta, preparata dalla bravissima sig.ra Concetta, ha concluso con un brindisi una giornata che “ha scritto un’altra pagina storica della Parrocchia della Sacra Famiglia in Cassino”.
Adriana Letta