5 Settembre 2018 – Commento al Vangelo

Mercoledì – 22ª settimana del Tempo Ordinario (Lc 4,38-44)

Parola del giorno: “E subito si alzò in piedi e li serviva”

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone.
La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei.
Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò.
E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti
da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo
su ciascuno le mani, li guariva.
Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!».
Ma egli li minacciava
e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto.
Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono
di trattenerlo perché non se ne andasse via.
Egli però disse loro: «È necessario che io annunci
la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città;
per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

 

Il passaggio dalla sinagoga alla casa di Simone
dev’essere stato molto rapido, come rapido
è stato l’intervento di Gesù sulla malata
che giaceva in casa, in preda ad una grande febbre.
Il tutto senza batter ciglio.
persino per la donna che, non appena si accorse
di essere guarita, senza perder tempo
– è l’evangelista a dirlo –
“si alzò in piedi e li serviva”.
Ma c’è un particolare che non dobbiamo trascurare:
non appena entra in quella casa
c’è gente che intercede presso Gesù
pregandolo per lei.
Che grande medicina può esser la preghiera
fatta insieme!

 

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