Vangelo del giorno: Mt 15,29-37
Parola del giorno: “la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano…”
Non deve sembrar strano che la folla si stupisca
davanti a dei miracoli. Spesso li desidera, li cerca
e quando li ottiene ne gioisce.
La meraviglia, semmai, potrebbe venir fuori
se si pensa alla sua immediata reazione,
che è quella di … lodare Dio.
Perché succede anche – e i vangeli lo confermano –
che spesso la folla, ma anche le singole persone,
ricevuto quel che cercano – miracolo compreso – se ne vanno.
Anche se qui l’evangelista fa pensare a una folla di credenti,
visto che la lode è indirizzata al Dio d’Israele.
In realtà la folla vuole lodare il Dio di Gesù.
È lui che, con il suo comportamento,
ha causato questa reazione.
La sua pazienza, l’attenzione, ma soprattutto
la sua compassione, così particolare e profonda,
ha fatto centro nella loro vita:
il suo non è un compatire fatto di parole,
ma scelta di chi accetta – e lo mostra –
di caricarsi addosso le loro sofferenze ed angosce,
le loro attese e speranze e tutti i loro bisogni di ogni sorta.
Di questo fa esperienza quella folla che, stupita,
ci stupisce.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele. Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele. Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.
