Vangelo del giorno: Lc 1,26-38
Parola del giorno: “A queste parole ella fu molto turbata”
E cos’ha detto di così straordinario
quell’angelo, speciale messaggero, mandato dal Signore
al punto da turbare una fanciulla
che già, per Lui, ha impegnata tutta la sua vita?
Nulla! direbbe un occhio – meglio: un orecchio – poco attento
che si limiti soltanto alle parole
appena uscite dalla bocca dell’arcangelo.
Eppure una stranezza c’è, che può giustificare il turbamento:
se proprio non fosse già la sua presenza
che in quel momento non era in nessuno conto,
quelle parole così particolare Maria non le aveva mai udite,
tutt’al più avrebbe accettato parole che offorno la pace,
alle quali – da buona ebrea – era abituata.
Invece qui l’arcangelo Gabriele esce fuori da schemi
e per di più, non solo parla a lei, ma di lei,
cogliendo e rivelando la sua intimità:
la invita a rallegrarsi non per il messaggio
che di lì a poco le offrirà da parte del Signore,
bensì perché già ora in lei lui riconosce
la pienezza della grazia e la presenza del Signore.
Come se lui stesso, abituato a stare davanti a Lui in cielo,
in quel momento si stesse meravigliando
di trovarLo nel cuore di Maria.
Forse Maria neppure avrà capito bene tutto,
ma quello che ha compreso è più che sufficiente
…per turbarsi.
Dal Vangelo secondo Luca
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria,
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria,
perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
