Anniversario del primo bombardamento di Cassino
Giovedì 10 settembre 2015 la città di Cassino ha commemorato una data impressa dolorosamente nel cuore dei cassinati. Infatti il 10 settembre 1943 ci fu il primo bombardamento di Cassino, appena due giorni dopo l’annuncio dell’armistizio che aveva fatto sperare che la guerra fosse finita. Il bombardamento delle forze angloamericane fu tanto inatteso quanto tragico e segnò l’inizio di un terribile calvario, riservato alla Città e al Monastero. In quel giorno persero la vita oltre cento cittadini incolpevoli, di cui solo 67 è stato possibile identificare.
Nel 72° anniversario di quell’orribile giorno, la mattina si è svolta in piazza De Gasperi, davanti al Monumento ai Caduti, una sobria e toccante cerimonia curata dall’Amministrazione Comunale. Alle 10,50, ora in cui gli aerei cominciarono a sganciare bombe su Cassino, una sirena ha suonato per un minuto per ricordare a tutti, col suo suono sgradevole che sa di allarme, di paura e di morte, quella tragica mattina, poi il Sindaco Giuseppe Golini Petrarcone, con gesto significativo, ha deposto sul Monumento un fascio di fiori in onore delle vittime, seguito da un intenso minuto di silenzio e di raccoglimento. Erano presenti, oltre ai rappresentanti istituzionali del Comune, con il Gonfalone decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, anche associazioni combattentistiche e d’arma con le loro bandiere e semplici cittadini che non dimenticano. Un momento breve ma emozionante, dedicato a quelle prime vittime e a tutte le numerose altre, civili e militari, che morirono nei mesi successivi a causa della guerra, i cui nomi sono riportati sul Muro del Martirologio, presso il Monumento ai Caduti dove sorge il cippo che riporta la motivazione del conferimento della Medaglia d’Oro.
Nel pomeriggio, alle 17.00, nella Chiesa di Sant’Antonio in piazza G. Diamare, grazie all’iniziativa del CDSC-Onlus (Centro Documentazione e Studi Cassinati) che è divenuta ormai da anni un appuntamento fisso ed irrinunciabile, è stata celebrata una Messa di suffragio. Un momento di raccoglimento con i familiari superstiti e con quanti sono uniti nel ricordo dei caduti. In prima fila, accanto al sindaco in carica, anche il novantunenne dott. Mario Alberigo, già Sindaco di Cassino, memoria storica della città.
A celebrarla è stato il parroco Don Benedetto Minchella, che ha avuto parole toccanti nel ricordare i tanti cittadini deceduti e il legame con loro creato dal ricordo e dalla preghiera dei vivi. Dopo l’omelia, Gaetano de Angelis-Curtis, Presidente del CDSC, ha rievocato gli eventi storici in cui la città fu rovinosamente coinvolta e il prof. Ernesto Cossutto ha dato lettura dell’elenco delle vittime di quell’evento drammatico, quelle di cui si ha notizia certa. Impressionante constatare quanti bambini e giovani persero la vita: in una famiglia morirono sei fratellini da uno a undici anni di età, in un’altra famiglia quattro, in un’altra tre, in un’altra un bimbo di appena un giorno. Il totale delle vittime accertate è di 67, ma mancano all’appello circa 40 vittime.
Al termine della celebrazione, molto partecipata e raccolta, il Sindaco ha preso la parola, non solo per ricordare l’episodio ma, stabilendo un confronto tra quei bambini morti 72 anni fa con il bambino siriano morto nei giorni scorsi sulla spiaggia di Bodrum, la cui foto sconvolgente ed emblematica ha fatto il giro del mondo, ha voluto mostrare la crudeltà e l’assurdità della guerra, di ogni guerra. E poiché, ha concluso, la storia non è solo memoria ma anche monito, questo deve essere fatto conoscere alle nuove generazioni perché sappiano e comprendano. E non ripetano gli errori del passato. Anzi, ha annunciato anche la pubblicazione di un’antologia che faciliterà questo compito divulgativo. Era bello vedere, al termine della celebrazione, che le persone si incontravano e si parlavano, non avrebbero voluto andar via, forse per mantenere viva quell’atmosfera familiare di condivisione e di fratellanza.
Adriana Letta