Otto ragazzi in Sevizio Civile nazionale presso la Caritas a Cassino raccontano la loro esperienza, avendo fatto un percorso non solo operativo ma formativo ed educativo
Il Servizio Civile Nazionale è una modalità di difesa non armata della Patria che mira alla condivisione di valori comuni alla base del nostro ordinamento democratico.
Esso rappresenta un’opportunità per i giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita alla solidarietà verso tutti, alla coesione sociale e all’educazione alla cittadinanza attiva, per contribuire allo sviluppo culturale ed economico del nostro Paese. Le aree di intervento nelle quali è possibile prestare Servizio Civile Nazionale riguardano: assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale.
La nostra esperienza è cominciata il 14 settembre 2015; abbiamo aderito ai due progetti “Insieme per fare – D. Montecassino” e “Oltre le mura – D. Montecassino” (progetti presentati all’UNSC prima dell’unificazione delle due Diocesi – ecco perché: Diocesi di Montecassino n.d.r.).Questi due progetti mirano a sensibilizzare, aiutare, accogliere ed accompagnare chi usufruisce dei servizi Caritas e del Centro di Accoglienza famiglie dei detenuti “Per Edy”.
Siamo dunque venuti a contatto con delle realtà che fino ad allora credevamo di conoscere. Da subito invece, ci siamo resi conto che la visione dei fatti era molto più complessa e soprattutto diversa da come la immaginavamo e siamo arrivati a porci la domanda: “Che cos’è davvero il Servizio Civile in Caritas?”.
Molti di noi hanno iniziato quest’anno di volontariato considerandolo come un’opportunità lavorativa, una piccola fonte di guadagno, semplice frutto di un impegno verso gli altri. La nostra convinzione era quella di preparare un pasto, consegnare degli indumenti, autorizzare un pacco viveri…, tutto ciò che di notevole può corrispondere ad un’immediata esigenza.
Dalla teoria alla pratica, nel giro di poco tempo ci siamo sentiti parte integrante di questa realtà; abbiamo sì consegnato degli indumenti, autorizzato per pacchi viveri e servito i pasti, ma presto abbiamo capito che tutto va oltre il semplice gesto.
Dietro ogni persona, ogni giorno, c’è una storia, una cultura, un modo di vivere e di essere, occasioni perse, rimpianti, delusioni, ma soprattutto tanta speranza di potersi risollevare, perché chi chiede aiuto spera ancora ed è questo ciò che conta e noi, strumenti dell’amore di Dio, testimoniamo la speranza.
Sono tante le storie rimaste a noi impresse, tra queste alcune ci hanno permesso di capire davvero quali sono i valori che contano; racconti unici e profondi, capaci di svegliare in noi un grande senso di fiducia nel prossimo, ma soprattutto di darci lo stimolo e la forza di camminare insieme all’altro.
– Rosa, scappata dalle violenze di una casa e di un Paese, ha chiesto aiuto e ha trovato diverse mani tese a sollevarla; grazie alla collaborazione con parrocchie e volontari ha trovato non solo un lavoro ed una casa, ma la gioia di vivere.
– Mohamed, giovane rifugiato, arrivato da poco nel nostro Paese, racconta la sua storia con le lacrime agli occhi; ci dice spesso una frase: “In my country Right isMight” – “Nel mio Paese, il Diritto è Utopia”. Ha conosciuto la paura ed ora che incontra la povertà, dice di essere pronto a ricominciare una nuova vita, fatta di nuovi propositi, tra i quali la tolleranza, l’amore e la giustizia.
– Giulio, esperto di fisica e studioso progettista, spera di poter dar vita alla sua casa, ancora una volta vuota; spera di non sentire solo l’eco della sua stessa voce, ma di poter avere al proprio fianco qualcuno che lo ascolti, pronto a condividere con lui la quotidianità; spera di poter condividere gioie e dolori nel cammino della vita.
Ed è proprio questo il messaggio che oggi vogliamo trasmettere. È importante stare vicino all’altro, ascoltarlo e parlargli con il cuore, condividere con lui momenti difficili.Tutto parte dall’ascolto e poi è facile camminare insieme: a volte una parola di conforto ed un sorriso possono cambiare un umore, una giornata, una vita.
Lorenzo, Diana, Maria, Ilaria, Daniela, Chiara, Rossella, Mara
in Servizio Civile Nazionale presso Caritas Cassino