Domenica prossima, 8 maggio la comunità ecclesiale di Pontecorvo celebra la memoria dell’apparizione di S. Giovanni Battista avvenuta il 14 aprile 1137, presso la riva sinistra del Liri, a un giovane agricoltore Giovanni Mele tentato dal demonio. L’evento è registrato sotto l’episcopato del vescovo di Aquino Guarino. Per motivi liturgici è stata traslata alla seconda domenica di maggio. Pertanto, domenica prossima alle ore 04,00 si celebra la liturgia penitenziale, segue il pellegrinaggio penitenziale verso il santuario di S. Giovanni Appare in località Melfi. Qui il vescovo, che presiede l’Eucaristia, invita tutti a rinnovare le promesse battesimali. Al termine, dopo un meritato riposo, si snoda la processione verso la città, che accoglie trionfalmente la venerata statua del Santo Patrono e i pellegrini. Quest’anno i fedeli hanno avuto la gioia di poter celebrare anche il Giubileo, perché nella storia di questo evento straordinario, le celebrazioni liturgiche hanno avuto ed hanno tuttora una connotazione penitenziale e un forte invito alla conversione predicata da S. Giovanni, ecco perché il vescovo ha concesso l’indulgenza giubilare. Il messaggio che viene da questa festa è di grande attualità. La Chiesa di quell’epoca, con l’apparizione di S. Giovanni al povero Giovanni Mele, era invitata a scegliere lo stile pauperistico sostenuto dalla riforma di Papa Gregorio VII, quando le lusinghe dei ricchi patrimoni feudali erano all’ordine del giorno. Oggi è lo stesso messaggio di Papa Francesco. Alle celebrazioni religiose fanno da cornice anche belle manifestazioni esterne. Due sono di particolare rilievo. Il concerto della Fanfara della Polizia venerdì 6 maggio alle ore 20,30 in cattedrale e il corteo storico dell’apparizione, che sfilerà sabato 7 dalle ore 16,00 da Piazza Annunziata fino alla cattedrale.
Giuseppe Galiarducci