Nella sala degli Abati alla presenza di cittadini, autorità, fedeli e parrocchiani
Una conferenza stampa densa di contenuti e di particolari, quella che stamattina, 10 maggio, è servita ad illustrare ai presenti il nuovo complesso parrocchiale che sta per sorgere a Cassino, quello della Sacra Famiglia, tra via Garigliano e via Donizetti. Nel prendere la parola per inquadrare l’argomento da un punto di vista prettamente pastorale, il Vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo, è partito dalla più facile domanda che si potrebbe porre: era necessaria una nuova parrocchia? Ed ha osservato che i confini tra parrocchie, soprattutto in città, non sono muri o frontiere per spartirsi il territorio; al contrario, più parrocchie fanno comunione, non divisione, per servire meglio le esigenze dei fedeli. Si aggiunge dunque una sesta parrocchia nella zona sud di Cassino, che si è molto sviluppata e pone molti fedeli in condizioni di disagio per la distanza delle chiese, ostacolando una normale e stabile partecipazione religiosa alla vita cristiana. Bene, ha concluso, questa nuova parrocchia della Sacra Famiglia (il cui decreto di erezione risale al 1986!) e la già avviata parrocchia di S. Bartolomeo sono una risposta a queste esigenze. La comunità cristiana esiste già, curata dal parroco Don Salvatore Brunetti. Vedo, ha proseguito il Vescovo, che quando mi reco là, la gente subito chiede quando iniziano i lavori della chiesa, perché capisce molto bene la grande capacità aggregativa di una parrocchia. Nel territorio ci sono molti edifici popolari e numerose scuole di ogni ordine e grado ed è bello questo stare della chiesa dentro il tessuto urbano, sociale, culturale. Si stima che la Sacra Famiglia avrà circa 4.500 abitanti.
Il Vescovo ha poi chiarito, per amor di trasparenza, i costi dell’opera completa, “chiavi in mano”, cioè arredata e fornita del necessario per poter funzionare: 4 milioni di Euro, di cui il 75% è coperto dal contributo della Cei dell’8xmille. Questo vuol dire che circa tre milioni provengono dalle firme di tutti gli italiani. Per il restante 25% la copertura non è completamente garantita, ma… la Provvidenza non si ferma mai! Antonazzo ha poi voluto ringraziare quanti hanno collaborato per arrivare all’approvazione del progetto, in particolare il Comune, il Genio Civile e tutti i collaboratori ed ha insistito sul valore ecclesiale per una migliore socializzazione, aggregazione e comunione per svolgere ancora meglio l’opera di evangelizzazione. Ha annunciato infine che il 29 maggio alle 10,30 celebrerà la Messa sul luogo per la Prima Pietra.
Il Vicario Generale diocesano Mons. Fortunato Tamburrini, che ha seguito passo passo il progetto nell’ultima fase, ha tracciato l’iter progettuale dal 23 gennaio 2013 quando fu presentata la prima richiesta di apertura della pratica per una nuova parrocchia alla Cei, che esige un progetto completo in tutte le sue parti. C’è stato un dialogo costante e continuo tra l’Ufficio diocesano Edilizia di Culto, l’esperienza del sacerdote-parroco, gli artisti, i progettisti, un lavoro lungo, faticoso e attento di progettazione che ha dato i suoi frutti, con l’approvazione della Cei, il cui parere favorevole giunse il 4 dicembre 2013. Il lavoro proseguì con l’elaborazione degli esecutivi del progetto, studiato in ogni minimo dettaglio. Il permesso di costruire da parte del Comune è del 18 giugno 2014. E’ stata ottenuta l’autorizzazione sismica, ora si è in attesa dell’opera di bonifica da ordigni bellici.
Pur essendo un committente privato, la Chiesa diocesana ha voluto, per l’assegnazione dei lavori ad una delle ditte che hanno fatto pervenire la loro offerta, seguire il percorso degli enti pubblici, in nome della trasparenza. Nel progettare si è cercato di prevedere tutto il possibile, seguendo, tra i criteri guida, l’attenzione a non fare sprechi.
Per lo studio 3TI Progetti Italia, che ha elaborato il progetto, ha parlato l’ing. Sara Di Pompeo che, a nome anche dei due colleghi ing. Francesca Salvador e ing. Valerio Petrinca, ha illustrato ampiamente il progetto non solo dell’aula liturgica, ma di tutto il complesso parrocchiale, che comprende anche sacrestia, uffici, casa canonica, locali di ministero pastorale, un piano seminterrato, un salone, un cortile interno per attività. Ha illustrato i criteri seguiti, per inserire il complesso nello spazio urbano, mantenendo il collegamento visivo con l’abbazia di Montecassino, conferendo una immediata lettura e riconoscibilità al complesso, che consta di più edifici, ben delineati con volumi e materiali diversi, a segnalare la differente destinazione d’uso.
Altri particolari sono stati forniti da Don Fortunato, sull’altare (composto da 12 blocchi di pietra locale della ex chiesa madre), sull’ambone, sul battistero e la sede, sulle opere d’arte che fanno parte del progetto, il Crocifisso e la formella del portone, che saranno realizzate dal M° Nino Ucchino, e la statua della Sacra Famiglia (il cui bozzetto era esposto sul tavolo dei relatori) ed un altorilievo in legno che saranno realizzate dal M° Alfons Runggaldier.
Don Salvatore Brunetti, il parroco della nuova parrocchia, ha infine ringraziato i presenti e tutti coloro che hanno contribuito in questa prima fase progettuale e coloro che, firmando l’8xmille alla Chiesa cattolica, hanno di fatto contribuito alla realizzazione di questa chiesa. La comunità parrocchiale sta già pregando per loro. Grazie alla statua della Madonna di Canneto che il Vescovo ha regalato alla comunità parrocchiale, ha aggiunto, la Vergine Bruna guiderà la Diocesi non solo dalla Basilica Santuario ma anche dalla Sacra Famiglia di Cassino.
Adriana Letta