Ieri, 12 maggio 2016, le porte del Pontificio Collegio Leoniano si sono aperte per commemorare degnamente la vita esemplare condotta dallo stimatissimo prof. Angelo Molle.
La manifestazione è stata curata sinergicamente dal prof. Filippo Carcione, dal rettore del seminario, don Leonardo D’Ascenzo, e da mons. Gigi Vari, il quale è stato nominato qualche settimana fa da Papa Francesco arcivescovo dell’Arcidiocesi di Gaeta.
Dopo il saluto iniziale del rettore e di mons. Gigi Vari, la parola è passata nelle mani del prof. Carcione. Nonostante la forte emozione nel parlare di un uomo così caro a lui, è riuscito a coniugare impeccabili descrizioni alla persona che era Angelo. La sua attenzione si è focalizzata soprattutto sugli anni passati all’interno delle mura del Seminario di Anagni, denotando i passaggi principali e parlando delle sue doti già allora ben più che vistose. Infatti il prof. Molle studiò lì per ben cinque anni, dapprima come liceale, successivamente come studente di Teologia e, infine, divenne sempre in questo istituto insegnante di Storia della Chiesa.
Importante è stata la sua educazione familiare, semplice ed efficace al tempo stesso, conferitagli da papà Tommaso e da mamma Maria, coronata da sua nonna paterna anche lei di nome Maria, rimasta paralizzata per circa diciotto lunghi anni.
A completare l’immagine di persona giusta che Angelo ha consegnato al Padre Celeste l’8 marzo scorso è stato l’amore con Maria, anch’ella persona buona, dedita sempre ad aiutare il prossimo e, soprattutto, impegnata in varie associazioni di stampo religioso, tra cui l’Azione Cattolica.
Al termine del momento commemorativo il rettore ha consegnato alla famiglia un album contenente le foto più significative scattate durante l’anno accademico passato.
A seguire, tutti gli astanti si sono recati nella cappella del seminario dove è stata celebrata da mons. Gigi Vari una messa di suffragio per il carissimo prof. Molle.
Articolo di Mario Fraioli
Foto di Tommaso Molle