Secondo incontro del seminario formativo
Nella splendida cornice del Palazzo Ducale di Atina, Giovedì 19 maggio si è tenuto il secondo incontro del percorso formativo in 5 giornate organizzato dal Progetto Policoro Sora Cassino Aquino Pontecorvo.
Si è riflettuto questa volta, sul sistema normativo e su come entra a far parte della costituzione di un’attività imprenditoriale nelle sue varie forme; sull’impresa come forma di cooperazione e filiera di una rete occupazionale, quella che i più definiscono la forma perfetta, la cooperativa sociale, favorita anche dal Progetto Policoro per i suoi valori etici, senza trascurare le tutte le altre che in egual modo possono offrire importanti opportunità.
Obiettivo della serata è stato fornire ai giovani presenti una presentazione puntuale delle linee essenziali di come fare impresa ed intraprendere in un momento economico per il nostro paese in cui l’auto impiego può rappresentare una risorsa fondamentale per generare nuovo potere economico e nuova occupazione. Relatori della serata sono stati il Professor Filippo Carcione e la Dottoressa Cristina Liburdi componente CIF.
L’incontro di giovedì 19 maggio si è aperto con una doverosa introduzione sulla Dottrina Sociale della Chiesa, evidenziando il ruolo della persona e del lavoro, il Progetto di Dio per l’uomo e come il lavoro entra ad essere parte integrante di questo Disegno, per donare all’uomo, la dignità e la gratuità, citando le ideologie e i trattati che hanno portato alla stesura del Compendio da parte di Papa Giovanni Paolo II: l’illuminante Concilio Vaticano II, la svolta della Rerum Novarum, la Res Novae non ultima la Centesimus Annus.
La vocazione lavorativa dell’uomo viene vista sotto l’ottica cristiana come la realizzazione del Disegno d’Amore di Dio per i suoi figli. E’ da qui, da questa breve introduzione, che il Prof. Carcione ha dato rilevanza alla cooperazione come forma più alta di impresa, proprio per i suoi principi etici.
La Dott.ssa Cristina Liburdi, professionista e componente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio, ha invece dato senso concreto alle parole del Prof. Carcione trattando il tema delle Cooperative, i valori etici e i principi della cooperazione, rispondendo alle domande dei presenti, fornendo loro considerazioni soprattutto dal punto di vista della sua professione: la necessità di rivalutare i siti storici e archeologici che caratterizzano il nostro territorio formando cooperative di “promozione del territorio”, oppure la necessità di formare cooperative di “servizi alla persona” per raccogliere le richieste di tutti quei soggetti fragili a rischio esclusione sociale.
Giovedì 26 maggio, l’attenzione verrà spostata invece su come creare impresa sfruttando il vento propizio della tecnologia e dell’innovazione. Tema della serata la finanza dal basso e l’innovazione sociale. L’introduzione della serata sarà affidata al Prof. Lucio Meglio sociologo, docente UNICAS, che si occuperà di tracciare un focus sull’innovazione, cogliendo gli aspetti essenziali presenti all’interno della Dottrina Sociale della Chiesa; si entrerà nel vivo della giornata con la presentazione ai partecipanti delle attuali forme alternative di finanziamento alle imprese, specialmente se imprese sociali, partendo dal basso (microcredito sociale e crowdfunding) fino ad arrivare alle opportunità offerte a livello statale dai finanziamenti strutturali e europei.
I giovani presenti verranno introdotti a nuove forme di auto impiego tramite l’utilizzo dell’innovazione sociale come esempio di nuove metodologie per innovare servizi e prodotti in un’ottica del lavoro collaborativo. Si assisterà anche alla presentazione di casi virtuosi di startup basate sull’agricoltura (agrifood e agritech) e sull’artigianato (FabLab e fabbricazione digitale), con la possibilità di rilanciare il territorio attraverso il turismo basato sull’esperienza e su la riscoperta di antichi mestieri che incontrano l’innovazione.
Relatori della serata, oltre il Prof. Meglio, il team di un’impresa sociale basata sul prestito sociale per i giovani, SociallendingItalia.net e, ancora da confermare, la testimonianza dei ragazzi del Fab Lab Officine giardino di Frosinone.
Ida Meglio